New York (New York, Usa), 22 ott. (LaPresse/AP) – Le aggressioni del gruppo dello Stato islamico (ex Isil) contro la minoranza religiosa irachena degli yazidi sono “un tentativo di genocidio”. Lo ha affermato l’assistente segretario generale per i diritti umani delle Nazioni unite, Ivan Simonovic, parlando con i giornalisti dopo una visita di una settimana in Iraq, in cui ha incontrato almeno 30 yazidi provenienti da varie parti del Paese.
Centinaia di membri di questa etnia sono stati uccisi dai militanti nella loro avanzata di agosto in ampie aree dell’Iraq occidentale e settentrionale; decine di migliaia di altri sono fuggiti, soprattutto nella regione autonoma curda nel nord, e centinaia di donne e ragazze sono state catturate. Circa settemila yazidi sono invece rimasti dove vivevano e sono stati costretti a convertirsi alla rigida interpretazione dell’islam osservata dallo Stato islamico.