Monrovia (Liberia), 13 ott. (LaPresse/AP) – Alcuni infermieri si sono presentati negli ospedali della Liberia per lavorare, nonostante l’invito a scioperare contro i rischi per la salute posti dagli sforzi per arginare l’epidemia di Ebola. Lo ha detto Gobee Logan, medico in uno degli ospedali governativi in cui vengono curati i malati di Ebola. Lo sciopero è stato invocato dall’Associazione nazionale degli operatori sanitari liberiana, per chiedere un aumento delle indennità di rischio in considerazione del pericolo di ammalarsi corso dal personale medico. Il virus ha colpito duramente i cooperanti sanitari, infettandone circa 400, metà dei quali appunto in Liberia. L’Associazione riunisce oltre 10mila persone, anche se il ministero della Salute di Monrovia afferma che solo mille di loro sono coinvolti negli sforzi per fermare il virus. Secondo l’ultimo bilancio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), pubblicato venerdì, sono oltre 4mila le persone uccise dall’Ebola in Africa occidentale. Il Paese più colpito è proprio la Liberia.