Città del Messico (Messico), 1 ott. (LaPresse/AP) – Tre soldati messicani sono stati accusati di omicidio per l’uccisione di 22 presunti membri di gang nel sud del Paese, che risale a giugno scorso. Il procuratore generale del Messico, Jesus Murillo Karam, ha fatto sapere che otto militari avevano partecipato inizialmente a uno scontro a fuoco con sospetti armati nella cittadina di San Pedro Limon. La sparatoria durò circa 8-10 minuti, ma successivamente i tre soldati accusati avrebbero aperto il fuoco nuovamente “senza alcuna giustificazione”, ha detto Murillo Karam. Il procuratore non ha spiegato se i presunti membri di gang si erano arresi, ma un testimone della sparatoria ha riferito ad Associated Press che 21 di loro si erano consegnati ai soldati prima di essere uccisi. L’esercito aveva riferito inizialmente che tutti i sospetti persero la vita durante uno scontro a fuoco il 30 giugno. Giornalisti di AP si recarono però a San Pedro Limon alcuni giorni dopo e non trovarono prove di una sparatoria, ma soltanto fori da proiettili e macchie di sangue che indicavano l’uccisione di alcune persone contro un muro da una distanza ravvicinata.
Sulle uccisioni stanno indagando anche l’ufficio del procuratore generale e la Commissione governativa sui diritti umani. La settimana scorsa le forze armate messicane avevano annunciato che sette soldati e un ufficiale erano stati arrestati per ordine di un tribunale militare, nell’ambito di un’indagine separata sull’accaduto.