Hong Kong, proteste estese a Causeway Bay e Mong Kok

Hong Kong, 29 set. (LaPresse/AP) – A Honk Kong continuano le proteste dei manifestanti in favore della democrazia, che hanno esteso i loro raduni a varie parti della città, sfidando gli appelli delle autorità a ritirarsi. I manifestanti hanno occupato strade anche in altre parti di Hong Kong, inclusa l’area commerciale di Causeway Bay e del porto nella zona di Mong Kok sulla penisola Kowloon.

La polizia ha cercato di negoziare con i manifestanti accampati su una strada vicino alla sede del governo di Hong Kong, dove la sera prima si sono verificati scontri e la polizia aveva usato i gas lacrimogeni contro i manifestanti. Un agente con un megafono ha cercato di convincerli a lasciare la via aperta ai pendolari. Un manifestante, usando il mezzo di comunicazione dei dimostranti, ha risposto che i manifestanti vogliono che il capo del governo di Hong Kong Leung Chun-ying chieda una scelta vera per gli elettori del territorio.

“Fate qualcosa di buono per Hong Kong. Vogliamo una vera democrazia!”, ha urlato. Il comune ha fatto sapere che le strade nelle zone interessate dalle proteste sono chiuse. Oltre 200 percorsi di bus sono stati cancellati o dirottati, in una città che dipende dal trasporto pubblico. Anche le uscite delle metropolitane sono state chiuse o bloccate vicino alle zone delle proteste.

Le autorità hanno fatto sapere che alcune scuole nelle aree vicino al principale luogo di protesta rimarranno chiuse. Le dimostrazioni sono cominciate con il boicottaggio delle lezioni la scorsa settimana da parte di studenti che chiedevano a Pechino di concedere vere riforme democratiche. “Sarà una lunga lotta”, ha detto questa notte Edward Yau, 19 anni, studente di diritto.