Isil, Erdogan: Ci serve aiuto per bloccare flusso terroristi stranieri

New York (New York, Usa), 25 set. (LaPresse/AP) – “Possiamo fermare questo flusso di terroristi stranieri solo se i nostri amici e partner in attesa della nostra cooperazione mostrano, a loro volta, una sorta di cooperazione”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intervenuto a New York al Consiglio di sicurezza dell’Onu. “Questa – ha aggiunto – non è una battaglia che può essere portata avanti solo dalla Turchia”. Erdogan ha sottolineato che la minaccia dei terroristi stranieri inizia “nel momento in cui questi individui partono dai Paesi di provenienza”. Finora, ha spiegato ancora il presidente turco, circa 3.600 individui sono stati inclusi nella ‘no entry list’ e quasi mille stranieri sono stati estradati dal governo turco.

La Turchia, ha proseguito, si è sacrificata molto, accogliendo oltre un milione di rifugiati siriani, in aggiunta a più di 140mila siriani curdi solo la scorsa settimana. “Ma, nonostante i nostri sacrifici e le aspettative di solidarietà – ha concluso – non abbiamo ricevuto il tipo di sostegno che cercavamo dalla comunità internazionale”. L’intelligene Usa stima che circa 12mila stranieri si siano finora recati i Siria e Iraq per unirsi alle milizie dello Stato islamico (ex Isil), che conta circa 31mila combattenti.