Ogan (Turchia), 21 set. (LaPresse/AP) – Uno dei rifugiati curdi siriani scappato in Turchia racconta ad Associated Press che, passando per la città siriana di Tell Abiad durante la fuga, ha visto quattro teste di corpi decapitati appese per le strade. Mohammed Osman Hamme, questo il nome dell’uomo, di mezza età, è scappato 10 giorni fa con la moglie e i figli piccoli dal villaggio di Dariya, nela provincia di Raqqa, dopo avere sentito che stavano arrivando i militanti dello Stato islamico (ex Isil). La famiglia ha camminato per tre giorni, passando poi appunto dalla cittadina di Tell Abiad, che si trova vicino al confine con la Turchia.
L’uomo ha spiegato che tutto ciò che gli resta dei suoi averi è una grande borsa di plastica, insieme a un sacco di grano. La milizia curda siriana Ypg era troppo lontana per aiutarli, ha detto Hamme. Mentre lui rilasciava l’intervista ad AP nel villaggio turco di Ogan, le forze di sicurezza hanno cominciato a lanciare lacrimogeni e, sentendone il rumore, la figlia piccola, terrorizzata, ha cominciato a urlare. Nel villaggio sono scoppiati infatti scontri fra la polizia turca e i curdi, ma la dinamica non è chiara.