New York (New York, Usa), 19 set. (LaPresse/AP) – Il Programma alimentare mondiale (Wfp) sta finendo i fondi per fornire assistenza ai profughi e sfollati siriani e il mese prossimo sarà costretto a ridurre le razioni di cibo a loro distribuite. Il Wfp aveva chiesto un miliardo di dollari per i programmi di emergenza per i rifugiati nel 2014, ma ha ricevuto soltanto 410 milioni di dollari, ossia il 39% della somma, ha fatto sapere la portavoce dell’agenzia, Bettina Luescher.
Per assistere i siriani sfollati nel territorio del Paese, ha aggiunto, ci vogliono invece 915 milioni di dollari, ma i donatori hanno fornito solo 324 milioni di dollari, il 35% della somma richiesta. Di conseguenza, ha spiegato Luescher, il Wfp dovrà ridurre a partire da ottobre le razioni di cibo fornite ai 4 milioni di sfollati interni in Siria. L’agenzia spera di poter distribuire cereali, olio e sale, ma le porzioni saranno più piccole e soddisferanno meno del 60% del valore nutrizionale giornaliero raccomandato. Inoltre, questo programma del Wfp sarà chiuso a dicembre.
Il mese prossimo, intanto, l’agenzia taglierà il numero di rifugiati siriani che ricevono aiuti alimentari in Turchia, Giordania, Libano, Egitto e Iraq, pari attualmente a 2 milioni di persone. Altre crisi nel mondo, ha notato Luescher, tra cui i conflitti in Iraq e in Repubblica Centrafricana, e l’epidemia dell’ebola in Africa occidentale, hanno portato alla riduzione dei fondi disponibili per le vittime della guerra civile in Siria.