Edimburgo (Regno Unito), 19 set. (LaPresse/AP) – Gli elettori scozzesi hanno respinto la proposta di diventare indipendenti dal Regno Unito: il referendum che doveva decidere la secessione ha visto prevalere il no con il 55% (2.001.926 voti), e il sì attestarsi al 45% (1.617.989).
SALMOND: “HA VINTO IL NO, GLI SCOZZESI LO ACCETTINO”. Il primo ministro della Scozia, Alex Salmond, ha già riconosciuto la sconfitta e ha chiesto agli scozzesi di accettare i risultati del voto. Mary Pitcaithly, responsabile delle operazioni di conteggio dei risultati, ha dichiarato che anche se non è ancora noto il voto di una delle 32 regioni della Scozia “è chiaro che la maggioranza ha votato no alla domanda del referendum”.
ALTA AFFLUENZA. Alle 22 ora locale (le 23 in Italia) di ieri si erano chiusi in Scozia i seggi dello storio referendum. Il conteggio dei seggi ha registrato un’affluenza molto alta. Per votare si erano registrati più di 4,2 milioni di elettori, cioè il 97% degli aventi diritto. Il quesito del referendum recitava come segue: ‘La Scozia dovrebbe essere un Paese indipendente?’.
CAMERON: “MANTERRO’ LE PROMESSE”. “Manterrò le promesse fatte prima del voto”, ha assicurato il premier britannico David Cameron, commentando l’esito della consultazione. Tra le promesse di Cameron c’erano progetti per nuovi poteri sulle tasse, sulla spesa e sul welfare. I nuovi piani verranno concordati entro novembre, ha promesso il premier britannico, con una bozza di legislazione entro gennaio. “Assicureremo che questi impegni siano completamente onorati”, ha detto il premier, aggiungendo che questo richiede che persone in altre parti del Paese abbiano più diritti per governare i propri affari, soprattutto in Inghilterra.
CAMERON: “ADESSO ASCOLTIAMO ANCHE GLI INGLESI”. “Ho creduto a lungo che una parte fondamentale di questo dibattito che manca fosse l’Inghilterra. La questione dei voti inglesi per le leggi inglesi, la cosiddetta questione West Lothian, richiede una risposta definitiva”, ha aggiunto. “Abbiamo sentito la voce della Scozia, adesso le voci di milioni in Inghilterra devono essere ascoltate”, ha aggiunto Cameron.
GLASGOW PER L’INDIPENDENZA, EDIMBURGO PER L’UNIONE. A pesare sul risultato è stata la scelta dell’area di Edimburgo, che ha controbilanciato la grande propensione di Glasgow per l’indipendenza. La campagna per il no all’indipendenza della Scozia dal Regno Unito ha vinto con il 61% a Edimburgo, contro il 38% dei sì. Anche nella città di Alex Salmond, Aberdeen, i no hanno vinto con il 59% contro il 41% dei sì. La campagna del sì ha vinto invece appunto a Glasgow, la città più grande della Scozia.