Svezia, al via formazione nuovo governo dopo vittoria sinistra

Stoccolma (Svezia), 15 set. (LaPresse/AP) – Al via in Svezia i colloqui per la formazione del nuovo governo, che dovrebbero durare alcuni giorni. All’indomani delle elezioni legislative, che hanno visto la vittoria della sinistra dopo otto anni di centro-destra al potere, il blocco Rosso-Verde guidato dai socialdemocratici di Stefan Lofven deve formare la nuova squadra. “La Svezia ha detto che c’è bisogno di cambiamento”, ha affermato Lofven festeggiando con i suoi sostenitori stanotte dopo i primi risultati. Le urne hanno assegnato la vittoria al blocco di sinistra, che però non è riuscito a ottenere la maggioranza assoluta. Lofven ha annunciato che accetterà la sfida di formare un nuovo governo, incarico che dovrebbe assegnargli ufficialmente oggi il presidente del Parlamento.

Quanto alla direzione che prenderanno i colloqui, Lofven ha detto che parlerà con i Verdi e che intende “collaborare con altri partiti democratici che vogliono assumersi la responsabilità della Svezia”, incluso probabilmente il Partito comunista. Il leader socialdemocratico ha escluso l’ipotesi di lavorare con il partito di estrema destra ‘Svedesi democratici’, ma ha detto che la Svezia “è troppo piccola per i conflitti”. Già ieri sera il premier uscente, il conservatore Fredrik Reinfeldt che era al governo dal 2006, aveva ammesso la sconfitta: “Il popolo svedese ha deciso e noi non ce l’abbiamo fatta fino in fondo, quindi presenterò le dimissioni mie e del mio governo”, ha detto.

Nel Parlamento, composto da 349 seggi, con la nuova configurazione i posti sono così ripartiti: 158 seggi al blocco guidato dai socialdemocratici, 142 seggi al blocco conservatore di Reinfeldt e 49 al partito di estrema destra anti immigrazione ‘Svedesi democratici’. In percentuale il blocco Rosso-Verde ha ottenuto il 43,7% e la coalizione del governo uscente il 39,3%. Per l’estrema destra si è trattato di un boom: con il 13% registrato nelle elezioni di ieri ha infatti più che raddoppiato rispetto al 5,7% dei consensi che aveva ottenuto nelle elezioni del 2010, che avevano permesso il suo debutto in Parlamento. Non è riuscito a farcela invece il partito ‘Iniziativa femminista’: mentre i primi exit poll lo davano esattamente al 4%, che è la soglia minima necessaria per entrare in Parlamento, nei risultati ufficiali si è fermato al 3,1%.

Grande festa per l’estrema destra. “Adesso siamo il terzo partito della Svezia”, ha detto ai sostenitori il leader Jimmie Akesson. Nonostante il successo di ‘Svedesi democratici’, tuttavia, è improbabile che il partito riesca a mantenere la sua promessa di ridurre l’immigrazione perché tutti gli altri partiti sono invece a favore di una politica di libero asilo. Quest’anno in Svezia sono attesi 80mila richiedenti asilo da Siria, Eritrea, Somalia, Afghanistan, Iraq e altri Paesi, il numero più alto dal 1992. Anche altri gruppi di destra più piccoli stanno provando ad avanzare in Svezia, compreso un gruppo neonazista che ieri è entrato in alcuni seggi di Stoccolma facendo intimidazioni agli elettori. La polizia riferisce che i neonazisti hanno filmato gli elettori, urlato slogan e lanciato bigliettini con messaggi politici. L’irruzione nei seggi, ha confermato il gruppo stesso, è avvenuta dopo una manifestazione nel centro di Stoccolma in cui erano state bruciate alcune schede elettorali e una bandiera di Israele.