Berlino (Germania), 15 set. (LaPresse/AP) – L’Agenzia spaziale europea (Esa) ha stabilito l’esatto punto in cui tenterà di fare atterrare il lander Philae, che verrà sganciato dalla sonda Rosetta sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, che viaggia nello spazio alla velocità di 55mila chilometri orari. Rosetta sta volando a fianco della cometa da agosto e da allora ha inviato a terra immagini ad alta risoluzione che hanno permesso agli scienziati di identificare i possibili punti di atterraggio. Quello selezionato, denominato per ora solo con la lettera ‘J’, presenta una superficie relativamente stabile e si trova in prossimità di alcuni punti peculiari del corpo celeste. L’atterraggio rappresenta uno dei momenti principali della missione, iniziata 10 anni fa, il cui obiettivo è capire meglio le origini e l’evoluzione dei corpi celesti nell’universo.
“Questa è una missione assolutamente unica”, ha detto Fred Jansen, direttore del progetto, paragonando la complessità di atterrare su un oggetto del diametro di quattro chilometri a quella di farlo sulla Luna o su Marte. Tuttavia anche nel sito di atterraggio selezionato “il rischio è alto”, ha detto Stephan Ulamec, direttore del progetto Philae, il lander che verrà sganciato su 67P da Rosetta. Gli scienziati non sanno infatti quanto sia solida la superficie della cometa, né il grado di attività che ci sarà su di essa l’11 novembre, data indicativa scelta per l’atterraggio. Il dubbio sulla solidità della superficie è dato dal fatto che, come tutte le comete, 67P ha iniziato a perdere materiali e ghiaccio avvicinandosi al Sole.
Altro problema è che la gravità su 67P equivale solo a un centomillesimo di quella terrestre, il che significa che Philae dovrà usare arpioni e viti per ancorarsi alla superficie e per evitare di rimbalzare nel vuoto. A questo si aggiunge che il lander venne progettato 15 anni fa, prima ancora che l’Esa scegliesse la cometa su cui atterrare. Tuttavia, non ci sarà tempo per fare delle prove, ha detto il direttore di volo di Rosetta, Andrea Accomazzo: “È giunto il momento di procedere”.