Afghanistan, 5 uomini condannati a morte per rapina e stupro di gruppo

Kabul (Afghanistan), 15 set. (LaPresse/AP) – Cinque uomini sono stati condannati a morte in Afghanistan con l’accusa di rapina a mano armata e violenza sessuale. La corte d’appello, presieduta dal giudice Sediqullah Haqiqqi, ha deciso di invalidare le condanne comminate ad altri due imputati le cui sentenze sono state ridotte a 20 anni di carcere per reati non collegati. Il mese scorso, secondo quanto riferito dai procuratori, un gruppo di otto uomini aveva bloccato l’auto di una famiglia in una zona vicina alla capitale Paghman, violentando quattro donne, una delle quali incinta. Tutte le persone a bordo, donne, uomini e bambini, erano stati picchiati e derubati. Ad oggi, tre degli otto indagati sono in libertà. Il caso aveva suscitato manifestazioni di piazza a sostegno delle vittime e il presidente Hamid Karzai aveva chiesto l’esecuzione degli uomini.

Il processo di primo grado era durato solo due ore prima che fossero comminate le sentenze di condanna a morte. Secondo Human Rights Watch l’interferenza politica e un processo sommario hanno violato i diritti degli imputati ad un giusto processo. “La polizia e il tribunale hanno risposto a un crimine orribile con prove pasticciate che si fa beffe della giustizia per entrambe le vittime e gli imputati”, ha dichiarato Phelim Kine, vice direttore per l’Asia di Human Rights Watch. E ha aggiunto: “Questo caso dimostra purtroppo che il sistema giudiziario afghano, nonostante la promessa da più di un decennio di riforme, ha ancora molta strada da fare prima che la giustizia vera sia applicata”. Secondo il giudice della corte d’appello, il caso sarà oggetto di ricorso alla Corte suprema dell’Afghanistan.