Londra (Regno Unito), 14 set. (LaPresse/AP) – David era “entusiasta” quando era coinvolto in missioni umanitarie. “Ha aiutato chi aveva bisogno di aiuto, senza distinzione di razza, credo o religione”. Lo ha detto Mike Haines, fratello del cooperante britannico ucciso dai militanti dello Stato islamico (ex Isil). “La sua gioia e l’attesa per il lavoro che andava a fare in Siria – ha aggiunto Mike – sono per me e la nostra famiglia l’elemento più importante di tutta questa triste vicenda. Era ed è amato da tutta la sua famiglia e ci mancherà terribilmente”.
Fin dal 1999 il cooperante lavorava in missioni umanitarie in zone di conflitto estremamente rischiose, tra cui la Libia durante la guerra civile e il Sud Sudan poco dopo l’indipendenza. Oltre ad Acted, per cui lavorava quando è stato rapito lo scorso anno in Siria, ha fatto parte di gruppi come Handicap International, che aiuta i disabili durante i conflitti, e Nonviolent Peaceforce, che invia peacekeeper disarmati nelle zone di guerra. “Ci sono molti riconoscimenti dalle persone nelle regioni in cui David ha dato il proprio aiuto”, ha proseguito Mike. David Haines lascia una figlia adolescente in Scozia, avuta dal suo primo matrimonio, e una bambina di quattro anni in Croazia, avuta con l’attuale moglie Dragana. L’uomo aveva lavorato come ingegnere aeronautico per la Royal Air Force e poi per la Royal Mail.