Beirut (Libano), 11 set. (LaPresse) – I militanti di al-Nusra hanno rilasciato i 45 caschi blu dell’Onu, originari delle Figi, che erano stati catturati dal gruppo estremista siriano due settimane fa sulle alture del Gola. Lo scrive l’emittente Al Jazeera sul proprio sito. I peacekeepers liberati fanno parte della forza Onu Undof che dal 1974 vigilia sul cessate il fuoco fra Siria e Israele. Erano stati catturati ad agosto dalla base Onu sul Golan. Al-Nusra aveva chiesto per la loro liberazione di venire escluso dalla lista Onu delle organizzazioni terroristiche.
Prima del rilascio, i militanti del Fronte al-Nusra avevano pubblicato online un filmato in cui uno dei peacekeeper affermava che erano tutti vivi in buone condizioni e che sarebbero stati presto liberati. Il video, della durata di 15 minuti, mostra sullo sfondo i soldati figiani seduti a terra con le gambe incrociate, mentre due uomini dalla lunga barba leggono delle dichiarazioni in arabo. Verso la fine, uno dei soldati si rivolge alla telecamera parlando in inglese, affermando che la data era quella del 9 settembre e che era un “giorno molto felice”.
“Siamo stati informati che verremo presto rilasciati e siamo molto felici di tornare a casa”, dice il militare, aggiungendo che tutti i suoi commilitoni sono vivi e stanno bene. “Vi vorrei assicurare che non ci è stato fatto del male in alcun modo”, prosegue il soldato, affermando al-Nusra ha trattato bene gli ostaggi nonostante non disponga di grandi risorse. Non è chiaro se il soldato abbia parlato liberamente o sia stato costretto a rilasciare le sue dichiarazioni.
Il governo delle Figi ha confermato che i militari nel video sono quelli trattenuti dai militanti e ha identificato il soldato che ha parlato nel video come il capitano Savenaca Rabuka. Nel video, i due uomini che parlano in arabo forniscono la ricostruzione della cattura, avvenuto il 28 agosto scorso, fornita dai militanti. Uno dei due ha dichiarato di avere dato assicurazione che ai soldati non sarebbe stato fatto del male e che il gruppo avrebbe onorato la parola. I due hanno poi affermato che al-Nusra voleva uno scambio di prigionieri e la consegna di aiuti umanitari alle aree sotto assedio della Siria, ma hanno negato che il gruppo abbia chiesto di essere rimosso dalla lista delle organizzazioni terroristiche delle Nazioni unite.