Ucraina, ribelli-Kiev: prime accuse reciproche su violazione tregua

Kiev (Ucraina), 6 set. (LaPresse/AP) – A meno di ventiquattro ore dall’entrata i vigore della tregua nell’est dell’Ucraina sono arrivate le prime accuse reciproche di violazioni del cessate il fuoco. Dapprima Alexander Zakharchenko, il leader dei separatisti di Donetsk, ha riferito all’agenzia di stampa russa Ria Novosti che il cessate il fuoco era stato violato con due turni di bombardamenti nella notte nella città di Amvrosiivka, a circa 50 chilometri a sud est di Donetsk. “In questo momento l’accordo di cessate il fuoco non è stato pienamente rispettato”, ha dichiarato. Questa mattina i comune di Donetsk ha dichiarato che non ci sono state segnalazioni di ripresa o bombardamenti anche se alcuni colpi di artiglieria sono stati avvertiti ieri sera. E nella tarda serata di venerdì anche il comandante della Guardia nazionale ucraina Stepan Poltorak aveva dichiarato che alcuni colpi di artiglieria erano stati avvertiti 45 minuti dopo il cessate il fuoco, come riportato dall’agenzia Interfax.

La tregua è entrata in vigore ieri alle 17 (ora italiana) dopo l’accordo siglato a Minsk, in Bielorussia, tra i rappresentanti di Ucraina, Russia, separatisti e l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Nel patto, lungo 12 punti, è previsto il ritiro di tutte le armi pesanti, la liberazione di tutti i prigionieri e la consegna degli aiuti umanitari alle città devastate nell’est del Paese. Per ora l’esercito di Kiev e i ribelli filo-russi non si ritireranno dalle loro attuali posizioni, mentre l’Osce vigilerà sul rispetto del cessate il fuoco.