Mariupol (Ucraina), 5 set. (LaPresse/AP) – Forti colpi si avvertono stamattina provenire dalla periferia est e nord di Mariupol, nel sudest dell’Ucraina, dove è in corso un’offensiva dei separatisti filorussi per prendere il controllo del porto strategico. È quanto riferiscono giornalisti di Associated Press sul posto. I colpi in entrata e in uscita, provenienti da direzioni diverse, sembrano indicare che i ribelli hanno in parte circondato la zona e stanno testando le difese della città.
Mariupol, circa 500mila abitanti, si trova sul Mare d’Azov in una posizione strategica, tra la Russia a est e la penisola di Crimea annessa a Mosca a ovest. La conquista di Mariupol sarebbe un ulteriore passo dei separatisti filorussi verso la creazione di un corridoio di territorio fra la Russia e la Crimea. Se questo succedesse, l’Ucraina perderebbe un altro pezzo di costa e l’accesso alle ricche risorse di idrocarburi che si ritiene abbia il Mare d’Azov.
L’accelerazione dei ribelli a Mariupol potrebbe essere mirata a fare pressioni sul governo ucraino in vista dei colloqui di pace di oggi a Minsk, in Bielorussia, nei quali è attesa la firma di un accordo di cessate il fuoco. Si tratta dei colloqui del Gruppo di contatto per l’Ucraina, che riprendono alle 13 ora italiana. Vi partecipano rappresentanti di Kiev, della Russia, dei separatisti e dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).
Il meeting di oggi dovrebbe essere decisivo sia secondo il presidente russo Vladimir Putin, che per il presidente ucraino Petro Poroshenko, il quale parlando ieri dal summit Nato in Galles si è detto “cautamente ottimista”. Poroshenko si è detto pronto a ordinare un cessate il fuoco nell’est dell’Ucraina se a Minsk sarà firmato l’accordo; a loro volta i separatisti si sono detti pronti a dichiarare una tregua se sarà raggiunta un’intesa sulle regioni ucraine russofone.