Soto del Real (Spagna), 2 set. (LaPresse/AP) – Sono usciti dal carcere in Spagna i genitori di Ashya King, il bambino di cinque anni con un tumore al cervello prelevato dalla coppia senza autorizzazione da un ospedale di Southampton e portato appunto in Spagna. Lo riferisce ad Associated Press il loro avvocato, Juan Isidro Fernandez. I giornalisti appostati fuori dal carcere di Soto del Real, a 40 chilometri da Madrid, non hanno visto uscire la coppia, ma ci sono più ingressi. Il legale fa sapere anche che Brett e Naghemeh King, questi i nomi dei genitori di Ashya, terranno domani una conferenza stampa nel sud della Spagna per discutere del caso. Il bimbo si trova in ospedale a Malaga, a 500 chilometri di distanza. Il via libera al rilascio è arrivato oggi da un giudice della Corte nazionale spagnola di Madrid dopo che i procuratori del Regno Unito hanno ritirato il mandato d’arresto a carico dei due.
Il rilascio giunge per ordine di un giudice della Corte nazionale spagnola a Madrid, che ha preso la decisione dopo che i procuratori del Regno Unito hanno ritirato il mandato d’arresto a carico dei due. Il Crown Prosecution Service, questo il nome della procura britannica, lo aveva annuciato nel corso di un’udienza presso l’Alta Corte britannica perché il capo della forza di polizia che aveva richiesto il mandato d’arresto, il commissario capo della polizia dell’Hampshire Andy Marsh, ha sottolineato che l’intento dei genitori era di garantire la sicurezza del bambino e “non di negargli il sostegno familiare in un periodo così impegnativo della sua vita”.
I genitori hanno spiegato che volevano per il bambino una nuova cura della quale sono venuti a conoscenza su internet, nota come radioterapia con fasci di protoni, e che il Southampton General Hospital non offriva loro. La coppia era dunque fuggita in Spagna nella speranza di vendere una proprietà che aveva lì e ottenere contanti sufficienti a pagare le cure in Repubblica Ceca o negli Stati Uniti. La polizia britannica ha però emesso un mandato d’arresto con l’accusa di crudeltà su una persona al di sotto dei 16 anni, e il mandato è stato poi diramato dall’Interpol. I genitori di Ashya King erano dunque stati arrestati domenica a Malaga, nel sud della Spagna, e ieri il tribunale di Madrid aveva ordinato per loro un fermo di 72 ore in attesa di decidere se concedere l’estradizione nel Regno Unito. Oggi infine il rilascio.
Sul caso si è espresso anche il primo ministro britannico, David Cameron. “Accolgo con favore la notizia che decade il mandato d’arresto a carico dei genitori di Ashya King. È importante che questo bambino ottenga le cure e l’amore della sua famiglia”, ha scritto su Twitter il premier. Cameron ha mostrato un certo trasporto, ricordando in un’intervista alla radio Lbc la storia di suo figlio Ivan, che aveva una paralisi cerebrale e soffriva di epilessia ed è morto nel 2009 all’età di sei anni. Cameron ha ricordato di quando teneva il figlio in grembo e gli dava da mangiare tramite un tubo. “Spero che prevalga il buon senso, rapidamente, in modo che la famiglia possa riunirsi al bambino e a lui possa essere data la migliore cura, nel Regno Unito o altrove”, aveva detto il primo ministro.