Nuovo video Isil: decapitato reporter Usa Sotloff

Beirut (Libano), 2 set. (LaPresse/AP) – Un video pubblicato su internet, intitolato ‘Secondo messaggio all’America’, mostra la presunta decapitazione del giornalista statunitense Steven Sotloff da parte dello Stato islamico (ex Isil). Lo scorso 19 agosto i jihadisti dell’Isil avevano diffuso un altro filmato, intitolato ‘Messaggio all’America’, in cui mostravano la decapitazione del giornalista Usa James Foley. Gli estremisti definivano la decapitazione di Foley una risposta ai recenti attacchi aerei condotti dagli Stati Uniti in Iraq e, al termine di quel video, mostravano il reporter Steven Sotloff minacciando che avrebbero ucciso anche lui se Washington non avesse accolto le loro richieste. Sotloff, 31 anni, è stato rapito al confine tra Siria e Turchia ad agosto del 2013 mentre lavorava come freelance per Time, National Interest e MediaLine. Prima di comparire nel video della decapitazione di Foley era stato visto l’ultima volta in Siria ad agosto del 2013.

Secondo il New York Times, il boia di Sotloff è lo stesso di quello che ha ucciso Foley, con marcato accento britannico. Il combattente dell’Isil definisce la nuova decapitazione una risposta ai continui attacchi aerei dell’amministrazione Obama contro il gruppo in Iraq.”Sto pagando il prezzo” dell’intervento degli Stati Uniti in Iraq, recita il giornalista. Il boia invece pronuncia le seguenti parole: “Sono tornato, Obama, sono tornato a causa della tua arrogante politica estera nei confronti dello Stato islamico nonostante i nostri seri avvertimenti”. E poi aggiunge: “Finché i vostri missili continuano a colpire la nostra gente, i nostri coltelli continueranno a colpire il collo della vostra gente”. Al termine del video il jihadista minaccia di uccidere, dopo Foley e Sotloff, un terzo ostaggio, il britannico David Cawthorne Haines. Al momento non è chiaro chi sia Haines.

La Casa Bianca ha fatto sapere intanto che non è nella posizione di potere confermare l’autenticità del video. “L’amministrazione sta ovviamente guardando molto attentamente a questo”, ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest.”I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno prima di tutto a Sotloff e alla sua famiglia e a coloro che lavoravano con lui”, ha aggiunto. Anche il dipartimento di Stato fa sapere che sono in corso le verifiche. L’intelligence degli Stati Uniti “lavorerà il più rapidamente possibile” per verificare l’autenticità del video dello Stato islamico (ex Isil) che mostra la presunta decapitazione del giornalista Usa Steven Sotloff, ma “se il video è autentico siamo disgustati da questo atto brutale”, ha affermato la portavoce del dipartimento di Stato americano, Jen Psaki. “Il nostro cuore è con la famiglia Sotloff e forniremo più informazioni quando saranno disponibili”, ha aggiunto la portavoce. Psaki ha detto che si ritiene che “pochi” americani siano ancora nelle mani dello Stato islamico, ma non ha fornito altri dettagli in merito.

Intanto il New York Times riferisce che, secondo alcune fonti di intelligence, è possibile che il giornalista statunitense Steven Sotloff sia stato decapitato lo stesso giorno di James Foley e che i jihadisti dello Stato islamico (ex Isil) abbiano deciso di distanziare la pubblicazione dei due video. Tuttavia le immagini sembrano non confermare immediatamente questa ipotesi: nel video diffuso oggi Sotloff ha un po’ di barba e dei capelli sul capo; nel filmato della decapitazione di Foley invece, che risale al 19 agosto, Sotloff compariva quasi calvo e senza barba. Questo indica che i video sono stati probabilmente girati in momenti differenti.

Lo scorso 28 agosto la madre del reporter, Shirley Sotloff, aveva lanciato un appello video per la sua liberazione in cui si rivolgeva direttamente al leader dello Stato islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, dicendo che il figlio non doveva pagare per le azioni del governo Usa e che, in quanto giornalista, lui si interessava ai deboli e agli oppressi. “Tu, il califfo, puoi garantire l’amnistia. Ti chiedo per favore di rilasciare mio figlio, di usare la tua autorità per risparmiare la sua vita”, diceva la donna nel video.