Mosca (Russia), 21 ago. (LaPresse/AP) – Guerra di hamburger fra Russia e Stati Uniti. L’agenzia russa per la sicurezza alimentare, nota come Rospotrebnadzor, ha annunciato oggi che condurrà controlli nei ristoranti McDonald’s nella regione degli Urali a seguito di lamentele sulla sicurezza. Lo riportano le agenzie di stampa Ria Novosti e Interfax, citando la portavoce dell’ufficio regionale dell’agenzia a Sverdlovsk, Natalya Lukyantseva. L’annuncio giunge dopo che ieri la stessa agenzia ha ordinato la sospensione delle operazioni di quattro McDonald’s con sede a Mosca, motivando la decisione con “numerose” violazioni di legge in materia sanitaria.
Fra i quattro McDonald’s di cui è stata ordinata la chiusura c’è lo storico ristorante di piazza Pushkin, nel centro di Mosca, che fu il primo ad aprire nel 1990 nell’allora Unione sovietica, attirando migliaia di persone. L’inaugurazione di quel ristorante diventò il simbolo di riforme a livello nazionale e di apertura all’Occidente e oggi si tratta di una delle sedi più visitate di McDonald’s in Russia. La decisione giunge in un periodo di tensione alta fra Russia e l’Occidente: dopo che il mese scorso Usa e Ue hanno imposto sanzioni a banche e industrie russe in relazione alla situazione in Ucraina, Mosca ha risposto emettendo divieti di importazione di diversi beni alimentari.
Un avviso pubblicato sulla versione russa del sito di McDonald’s riferisce che la società sta facendo “tutto il possibile per una rapida riapertura” dei quattro ristoranti a Mosca. Stando alle informazioni riportate dalla compagnia stessa, McDonald’s ha in Russia 435 ristoranti, 115 dei quali a Mosca, che danno lavoro a circa 12mila impiegati.
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