Usa, ucciso ragazzo nero: rivolte in Missouri. Obama critica polizia

Edgartown (Massachusetts, Usa), 14 ago. (LaPresse/AP) – Tensione alta a Ferguson, un sobborgo di St. Louis in Missouri, dove da cinque giorni proseguono le proteste a seguito dell’uccisione del 18enne di colore Michael Brown da parte di un poliziotto. Gli agenti hanno usato il pugno di ferro lanciando gas lacrimogeni e fumogeni e nel corteo di mercoledì sera (la notte scorsa in Italia) sono stati anche fermati e poi rilasciati due giornalisti, uno del Washington Post e l’altro dell’Huffington Post.

In questi giorni è montata la polemica sulla gestione della vicenda da parte della polizia, a maggior ragione dal momento che si è rifiutata di diffondere l’identità dell’agente che ha sparato. Oggi pomeriggio, però, Anonymous ha diffuso il nome di una persona che il gruppo di hacker sostiene sia l’agente responsabile. Con il caso di Michael Brown torna lo spettro delle tensioni razziali. A Ferguson i due terzi dei 21mila residenti sono neri e tutti i 53 agenti di polizia del sobborgo tranne tre sono bianchi.

Da Martha’s Vineyard, dove si trova per una vacanza di due settimane, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha parlato per la prima volta del caso. Obama ha usato toni decisi, condannando l’uso eccessivo della forza da parte della polizia. “Non ci sono scuse per l’uso eccessivo della forza da parte della polizia” nelle proteste in Missouri, ha detto, dicendosi preoccupato dalla “svolta violenta” di Ferguson. Ha fatto inoltre riferimento all’arresto dei giornalisti: “La polizia non dovrebbe usare prepotenza né arrestare i giornalisti mentre stanno facendo il loro lavoro”, ha affermato. Obama ha detto che è necessaria un’indagine trasparente che faccia giustizia e ha riferito di avere chiesto al dipartimento della Giustizia e all’Fbi di indagare.

Poi ha concluso con un appello: “Ora è il momento della pace e della calma sulle strade di Ferguson”, ha detto. “So che adesso le emozioni sono forti a Ferguson e che ci sono forti differenze su cosa sia successo” ma “ricordiamoci che siamo tutti parte di un’unica famiglia americana, siamo uniti dai valori comuni che includono il credere nell’uguaglianza davanti alla legge, il rispetto dell’ordine pubblico e il diritto di protestare pacificamente”, ha aggiunto.