Kiev (Ucraina), 1 ago. (LaPresse/AP) – Gli investigatori internazionali in Ucraina si sono recati per il secondo giorno consecutivo sul luogo dello schianto del volo MH17 della Malaysia Airlines, abbattuto il 17 luglio scorso nell’est del Paese. Il convoglio, composto da 15 auto e un autobus, è partito dalla roccaforte separatista di Donetsk evitando i combattimenti in corso a Shakhtarsk, vicino al punto del disastro, in cui stamattina sono stati uccisi 10 soldati dell’esercito. Tre mezzi del Comitato internazionale della Croce rossa (Icrc) si sono uniti al gruppo una volta che il convoglio ha raggiunto la città di Debaltseve.
Un investigatore australiano della squadra internazionale di indagine ha dichiarato che l’area dello schianto è stata designata ufficialmente a scena del crimine e che sarà divisa in zone più piccole, che verranno setacciate alla ricerca di prove. Ieri la squadra di esperti internazionali ha iniziato a esaminare l’area dello schianto per tentare di recuperare i resti dei circa 80 corpi che mancano all’appello e raccogliere gli effetti personali delle vittime. Fino a ieri i combattimenti nell’area dello schianto avevano impedito agli investigatori di raggiungere i rottami dell’aereo e i resti delle vittime, esposti da ormai oltre due settimane agli elementi e al caldo estivo. Osservatori indipendenti sostengono che i combattimenti abbiano dato ai ribelli, sospettati di avere abbattuto l’aereo, l’occasione di inquinare le prove. L’accesso al sito del disastro è stato garantito da un cessate il fuoco nella zona, anche se continuano a verificarsi sporadici scontri.