Roma, 31 lug. (LaPresse) – L’attacco della notte del 29 luglio contro una scuola Onu sulla Striscia di Gaza, che ha causato almeno 20 morti e decine di feriti, può costituire un crimine di guerra e dev’essere oggetto di un’indagine indipendente. Lo ha annunciato oggi Amnesty International in un comunicato. “Se l’attacco alla scuola dell’Unrwa l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, nel campo profughi di Jabaliya – ha dichiarato Philip Luther, direttore del programma Medioriente e Africa del Nord di Amnesty – fosse il risultato dell’azione dell’artiglieria israeliane, si tratterebbe di un attacco indiscriminato e come tale di un crimine di guerra. L’artiglieria non dovrebbe mai essere usata contro obiettivi situati in zone densamente abitate e il suo uso puo’ essere considerato tutto meno che idoneo a portare a termine un cosiddetto attacco chirurgico”.
È inevitabile, continua Amnesty, che il ripetuto uso dell’artiglieria in zone fittamente abitate porti a uccisioni e ferimenti illegali di civili e al danneggiamento o alla distruzione di edifici civili, al di là dell’obiettivo designato. Le forze israeliane hanno usato tattiche sconsiderate del genere in passato, come durante l’operazione Piombo fuso del 2008-2009, che causò la morte di circa 1400 palestinesi, in maggior parte civili. In tre LPN-Medioriente, Amnesty: Attacco scuola Onu può essere crimine di guerra-4-
L’attacco alla scuola delle Nazioni Unite è giunto il giorno dopo quello che ha gravemente danneggiato l’unica centrale elettrica di Gaza, per la cui riparazione occorrerà almeno un anno. “Questo attacco – ha proseguito Luther – che ha privato di energia elettrica e acqua corrente la popolazione di Gaza e numerosi ospedali avrà conseguenze catastrofiche sul piano umanitario e con ogni probabilità costituisce un crimine di guerra. Non può esservi alcuna giustificazione per colpire una struttura civile che fornisce servizi cruciali alla popolazione civile. Gli effetti devastanti di questo attacco potrebbero costituire una punizione collettiva nei confronti della popolazione di Gaza”.
“Il Consiglio Onu dei diritti umani, la settimana scorsa, ha istituito una commissione d’inchiesta per indagare sulle violazioni del diritto internazionale umanitario nel conflitto in corso. In profondo contrasto con le esperienze dei precedenti conflitti di Gaza, questa volta le indagini sui possibili crimini di guerra devono dare un risultato: portare i responsabili di fronte alla giustizia”, ha concluso Luther.