Medioriente, sale a 298 bilancio palestinesi uccisi nella Striscia

Gerusalemme, 18 lug. (LaPresse) – Sono 26 i palestinesi uccisi questa sera nella Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Maan, affermando che è salito quindi a 63 il totale dei morti dall’inizio dell’invasione di terra, e a 298 il bilancio complessivo dall’inizio dell’offensiva israeliana. Oltre 2,200 i feriti. Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa israeliani, Moshe Yaalon, hanno ordinato ieri alle forze di difesa di Israele di cominciare un’operazione di terra nella Striscia di Gaza per distruggere i tunnel sotterranei terroristici costruiti a Gaza che conducono nel territorio israeliano. L’esercito nella notte tra giovedì e venerdì ha varcato il confine della Striscia dove sono iniziati i combattimenti. C’è anche un bimbo di tre mesi tra le vittime degli scontri.

BILANCIO VITTIME. Sale a 63 il numero dei palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza da quando Israele ha dato il via all’invasione di terra, portando così il totale di vittime nel territorio a 298. Lo si apprende dall’agenzia di stampa Maan. Tre bambini sono morti quando un colpo di artiglieria è caduto direttamente sulla loro stanza in una casa della città di Gaza. Avevano 14, 13 e 15 anni, erano due fratelli e un cugino. Prima, nove persone sono morte quando una casa è stata colpita a Khan Younis. A Rafah, tre persone sono state uccise e 11 ferite.

Nell’attacco l’esercito israeliano conta anche un primo soldato morto. Le forze armate riferiscono che è stato ucciso nel nord del territorio ma le circostanze non sono chiarite.

L’ATTACCO. L’ordine di agire questa notte è stato approvato dal consiglio di sicurezza “dopo che Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco egiziana che Hamas ha respinto e ha continuato a lanciare razzi verso Israele. Hamas non ha sostenuto il cessate il fuoco umanitario iniziato dalle Nazioni Unite, continuando invece a sparare verso Israele”, si legge in una nota del governo israeliano.

“Il primo ministro e il ministro della Difesa – si legge – hanno ordinato alle forze di difesa di cominciare un’operazione di terra, per danneggiare i tunnel sotterranei terroristici costruiti a Gaza che portano nel territorio israeliano. Un simile tunnel è stato utilizzato questa mattina dai terroristi di Hamas per entrare nel territorio israeliano, con l’intenzione di causare ampi danni ai civili israeliani. Le forze di difesa israeliane hanno impedito con successo anche questo tentativo di terrorismo”.

“Alla luce degli attacchi criminali senza fine di Hamas, e delle sue pericolose incursioni nel territorio israeliano, Israele è costretto a difendere i suoi cittadini. L’operazione Margine protettivo continuerà fino a quando raggiungerà il suo obbiettivo, riportare la tranquillità e la sicurezza per gli israeliani per un tempo lungo a venire, danneggiando significativamente l’infrastruttura di Hamas e di altri gruppi terroristici nella Striscia di Gaza”, conclude il testo.

HAMAS: “Israele pagherà un caro prezzo per l’invasione di terra”. Lo ha detto un portavoce di Hamas secondo quanto riporta Ynet. “L’operazione di terra nella Striscia di Gaza è un passo drastico, pericoloso, e l’occupazione pagherà un caro prezzo per questo”. Queste le parole di Hamas secondo Haaretz.