Gerusalemme, 8 lug. (LaPresse/AP) – Israele ha lanciato l’operazione Bordo di protezione contro la Striscia di Gaza, portando a termine oggi almeno 50 attacchi contro altrettanti luoghi via terra e via mare, e mobilitando le truppe per una possibile invasione di terra. Sinora nove civili palestinesi sono rimasti feriti a causa dei raid, mentre Israele ha ordinato il coprifuoco ai cittadini che vivono nel raggio di 40 chilometri dai confini della Striscia, temendo nuovi lanci di razzi di Hamas e che quelli di lungo raggio colpiscano le zone più interne del Paese.
OPERAZIONE A LUNGO TERMINE. Lo Stato ebraico annuncia l’avvio dell’offensiva Bordo di protezione, che potrebbe diventare una operazione a lungo termine, affermando che sia destinata a colpire il gruppo palestinese Hamas e a mettere fine ai lanci di razzi che si sono intensificati nelle ultime settimane, a causa delle tensioni per l’uccisione di tre ragazzi israeliani in Gerusalemme.
RISERVISTI PRONTI PER L’INVASIONE DI TERRA. Nelle ultime settimane 300 razzi sono stati sparati contro Israele, tra cui 80 lunedì, ha fatto sapere l’esercito. Israele ha risposto con decine di attacchi aerei, che ieri hanno ucciso dieci militanti palestinesi. Israele aveva minacciato l’offensiva su vasta scala, se Hamas non avesse messo fine ai lanci. “Hanno scelto la direzione dell’escalation. Quindi la missione durerà sino a quando sarà necessario continuarla. Non ci aspettiamo che sia breve, per quanto ci riguarda”, ha dichiarato il portavoce dell’esercito, il colonnello Peter Lerner. Ha aggiunto che le forze armate aumenteranno gradualmente la loro offensiva contro Hamas a Gaza, aumentando il numero di riservisti per una potenziale invasione di terra.
COLPITI 50 OBIETTIVI. Tra i 50 siti colpiti oggi, riporta l’esercito israeliano, ci sono quattro case appartenenti a militanti, tre complessi di Hamas, 18 lanciarazzi nascosti e altre infrastrutture. La maggior parte è stata colpita da attacchi aerei, tre via mare. Almeno nove civili palestinesi sono rimasti feriti, fa sapere un ufficiale sanitario di Gaza, Ashraf Al-Kedra, precisando che sono stati portati in un ospedale locale e che hanno riportato ferite di moderata o media gravità. Diversi sono stati poi dimessi.
CHIUSI IN CASA GLI ISRAELIANI AL CONFINE. Israele ha intanto ordinato a centinaia di migliaia di cittadini che vivono nel raggio di 40 chilometri dai confini della Striscia di non uscire dalle proprie abitazioni. La misura, annunciata dal portavoce, riguarda anche gli abitanti di Beersheva, dove ieri per la prima volta dal 2012 è esploso un razzo sparato da Gaza.
“HAMAS HA UNA SCORTA DI 10MILA RAZZI”. Hamas, ha detto Lerner, ha una scorta di 10mila razzi, tra cui alcuni di lungo raggio che possono arrivare “sino a Tel Aviv e oltre”. L’esercito si sta preparando alla possibilità che il gruppo palestinese lanci i razzi contro il centro del Paese, ha spiegato.