Gerusalemme, 6 lug. (LaPresse/AP) – Sarebbero sei le persone arrestate dalla polizia israeliana, secondo il giornale Haaretz, sospettate dell’omicidio del ragazzo palestinese bruciato vivo. Il corpo carbonizzato del giovane, Mohammed Abu Khdeir, 16 anni, era stato trovato in un bosco di Gerusalemme.
Un ufficiale israeliano aveva riferito che i sospetti ricadono, grazie a nuovi elementi, su estremisti ebrei, con movente di sentimenti “nazionalisti”.
Il padre del ragazzo ucciso, Hussein, riferisce che la famiglia non è ancora stata ufficialmente informata degli arresti. “Anche se arrestassero tutto Israele, non riporteranno indietro mio figlio”, ha aggiunto.
La madre, Suha, ha accolto con favore la notizia degli arresti dei presunti assassini del giovane, ma ha spiegato di avere poca fiducia nel fatto che le autorità israeliane li puniranno. “Non ho pace nel mio cuore – ha detto la donna – anche se catturassero chi dicono che ha ucciso mio figlio, lo interrogheranno e poi lo rilasceranno”, invece, ha aggiunto, “devono trattarli come trattano noi. Devono demolire le loro case e radunarli, come fanno con i nostri figli”.
Secondo l’autospia il 16enne è stato arso vivo.