Roma, 3 lug. (LaPresse) – La seconda visita all’estero del semestre di presidenza italiana dell’Ue, per la ministra degli Esteri Federica Mogherini, sarà in Israele e Palestina. Lo ha annunciato lei stessa riferendo in commissione esteri in Parlamento sulle priorità del governo in relazione al semestre di presidenza. “Fra 10 giorni sarò in Israele e Palestina”, ha annunciato Mogherini, il cui primo viaggio si terrà invece, da lunedì, a Kiev e Mosca.
La visita in Medioriente “purtroppo cadrà in un momento piuttosto cruciale”, ha detto la titolare della Farnesina, ricordando le recenti uccisioni dei tre ragazzi israeliani che erano scomparsi il 12 giugno in Cisgiordania e del giovane palestinese trovato morto ieri a Gerusalemme. “È chiaro che il rischio principale in questo momento” è che “questi due drammi incidano sulla cosiddetta pausa dei negoziati”, ha affermato Mogherini.
“In queste ore – ha aggiunto il ministro – l’Italia, ma anche l’Ue e gli Stati Uniti stanno rivolgendo insieme condanna e cordoglio” degli ultimi episodi di violenza in Medioriente e “l’invito a disinnescare il rischio di azioni e controreazioni che facciano precipitare ulteriormente la situazione”.
Il capo della Farnesina ha parlato anche di Iraq: “Dal punto di vista politico – ha spiegato – il messaggio che stiamo veicolando, agli attori interni all’Iraq e ai Paesi della regione che hanno influenza diretta e indiretta sugli attori iracheni, è di arrivare in tempi più rapidi possibile a un governo di unità nazionale che includa tutte le parti”. In questo momento “c’è uno stallo dei colloqui fra le diverse anime del Paese che, o si riesce a bloccare o rischiamo di non avere più un’entità irachena in quanto tale”, ha concluso Mogherini.