Iraq, militanti Isil annunciano nascita di califfato islamico

Baghdad (Iraq), 30 giu. (LaPresse/AP) – Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) ha annunciato la nascita di un califfato islamico dal nord della Siria alla provincia irachena di Diyala. A guidarlo sarà Abu Bakr al-Baghdadi, il leader del gruppo militante sunnita separatosi da al-Qaeda nel febbraio scorso. In un audio pubblicato sul web il portavoce dell’Isil, Abu Mohammed al-Adnani, chiede ai musulmani di tutto il mondo di giurargli fedeltà e sostenerlo. “La legalità di tutti gli emirati, gruppi, Stati e organizzazioni si annulla davanti all’espansione dell’autorità del califfo e all’arrivo delle sue truppe nelle loro aree”, afferma al-Adnani. “Ascoltate il nuovo califfo e obbeditegli. Sostenete il vostro Stato, che cresce ogni giorno”, ha aggiunto.

Il portavoce ha descritto genericamente il territorio dello Stato islamico come esteso dal nord della Siria alla provincia irachena di Diyala, vasta fascia a cavallo del confine già sotto controllo dell’Isil. Con la nascita del califfato, ha aggiunto, l’Isil cambia il suo nome a solo Stato islamico, cancellando i riferimenti nella seconda parte a Iraq e Levante. Gli estremisti islamici hanno a lungo sognato la nascita di uno Stato islamico in Medioriente, Nord Africa e oltre, nel corso della storia dell’Islam di oltre 1.400 anni.

Al-Baghdadi, ambizioso militante islamico su cui pende una taglia da 10 milioni di dollari, ha preso le redini dello Stato islamico nel 2010, quando era ancora un affiliato di al-Qaeda in Iraq. Da allora, ha trasformato ciò che era una organizzazione ombrello concentrata sull’Iraq in una forza militare transnazionale. E’ stato a lungo in disaccordo con il leader di al-Qaeda Ayman al-Zawahiri, ma l’attrito è diventato stridente dopo che il primo ha ignorato le richieste del secondo perché l’Isil lasciasse la Siria. Incapace di controllarlo, a febbraio al-Zawahiri ha formalmente rinnegato l’Isil. Da allora, il peso di al-Baghdadi è cresciuto e i suoi combattenti hanno rafforzato prima la presa sulla Siria, poi di recente sull’Iraq. Qui hanno preso il controllo di varie aree e città del nord.

“La strategia dell’Isil di sviluppare un califfato nella regione era chiara da un po’ di tempo. Ecco perché questo è un momento critico per la comunità internazionale, in cui unirsi contro l’Isil e l’avanzata che ha compiuto”, ha dichiarato la portavoce del dipartimento di Stato Usa, Jen Psaki, commentando l’annuncio dell’Isil.