Baghdad (Iraq), 27 giu. (LaPresse/AP) – In Iraq fra l’11 e il 14 giugno i militanti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) hanno ucciso a mo’ di esecuzione fra 160 e 190 prigionieri in due località di Tikrit. È quanto denuncia Human Rights Watch (Hrw) basandosi su immagini satellitari e foto raccapriccianti diffuse dai militanti stessi. “Il numero delle vittime potrebbe essere ben più alto, ma le difficoltà a localizzare i corpi e ad accedere alla zona hanno impedito un’indagine completa”, spiega il gruppo.
Dopo avere conquistato ampie valli nel nord dell’Iraq e avere preso il controllo delle città di Mossul e Tikrit, lo scorso 15 giugno l’Isil ha pubblicato su un sito militante foto che sembrano mostrare il massacro di decine di soldati iracheni da parte dei combattenti. Allora, subito dopo la pubblicazione degli scatti, il portavoce dell’esercito iracheno, il tenente generale Qassim al-Moussawi, ne confermò l’autenticità, dicendosi anche consapevole di casi di omicidi di massa di militari catturati nelle zone controllate dall’Isil, e aggiunse che da un’esame delle immagini gli esperti militari avevano dedotto che erano circa 170 i soldati uccisi. Si trattava di una sequenza di foto: inizialmente si vedevano militanti mascherati dell’Isil che caricavano i prigionieri su alcuni furgoni; poi li costringevano a mettersi con il volto a terra in un canale poco profondo con le braccia legate dietro la schiena; infine nell’ultimo scatto si vedevano i corpi dei prigionieri che grondavano di sangue dopo essere stati raggiunti dagli spari.
Human Rights Watch spiega che, dalla sua analisi delle foto, emerge che nel luogo del massacro ci sono due fosse, e grazie a immagini satellitari del 2013 e altre immagini pubbliche scattate in precedenza è stato possibile individuare in modo preciso il luogo dell’esecuzione, che si trova in un campo vicino a un ex palazzo di Saddam Hussein vicino al fiume Tigri. Immagini satellitari del sito successive, cioè del 16 giugno, non hanno rivelato la presenza di corpi, ma mostrano la presenza di veicoli e consistenti movimenti di terra e le due fosse sono ben visibili. “Le foto e immagini satellitare provenienti da Tikrit mostrano forti prove di un orribile crimine di guerra sul quale c’è bisogno di indagare ulteriormente”, ha detto il direttore per le emergenze di Hrw, Peter Bouckaert. Sembra che “i militanti abbiano compiuto esecuzioni su almeno 160 persone a Tikrit”, ha aggiunto.
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