Francia, omicidio Pastor: Fra i 23 arrestati anche sospetti esecutori

Parigi (Francia), 24 giu. (LaPresse/AP) – Ci sono anche due uomini che sarebbero gli esecutori materiali dell’omicidio della ricca ereditiera di Monaco Hélène Pastor e del suo autista, risalente al 6 maggio scorso, fra le 23 persone arrestate ieri in Francia. Nel gruppo ci sono inoltre la figlia della donna, Sylvia, con il marito Wojciech Janowski, che è il console onorario della Polonia a Monaco. Lo riferisce il procuratore di Marsiglia, Brice Robin, spiegando che gli arresti sono giunti a seguito di accurate indagini che hanno tenuto conto di video di sorveglianza di Marsiglia e Nizza, oltre che di dati finanziari. Hélène Pastor fu aggredita a colpi d’arma da fuoco il 6 maggio dopo avere fatto visita al figlio in un ospedale di Nizza. La donna e il suo autista morirono alcuni giorni dopo e gli aggressori riuscirono a fuggire.

Gli arresti sono stati eseguiti nelle città di Rennes, Marsiglia e Nizza e il procuratore non ha fornito alcuna ipotesi di movente, limitandosi a dire che Hélène Pastor dava regolarmente soldi alla figlia Sylvia Pastor. Nelle indagini, spiega Robin, sono stati individuati movimenti sospetti sul conto in banca di Janowski ma l’uomo non aveva alcun contatto diretto con i due sospettati di essere gli esecutori diretti dell’omicidio. Il portavoce del ministero degli Esteri della Polonia, Marcin Wojciechowski, ha scritto su Twitter che Janowski sarà rimosso dall’incarico di console.

A proposito dei due sicari, che sono stati identificati come Samine Said Hamed di 24 anni e Alhaire Hamadi di 31 anni, il procuratore ha spiegato che sono stati rintracciati grazie all’analisi dei video di sorveglianza dal momento in cui sono saliti su un treno a Marsiglia fino a quando sono arrivati sul terreno dell’ospedale di Nizza, e poi sono tornati indietro a Marsiglia. Inoltre tracce di Dna di uno dei due, verificate tramite il database francese, sono state trovate nel bagno schiuma di un hotel. Entrambi erano stati in carcere in Francia per reati di piccola entità: “Direi che erano solo moderatamente professionali per questo tipo di lavoro”, ha detto Robin. Fra gli altri arrestati ci sono sospetti intermediari e persone “a conoscenza” del piano, ha concluso il procuratore di Marsiglia.