Bruxelles (Belgio), 23 giu. (LaPresse/AP) – Diversi ministri degli Esteri dell’Unione europea riuniti a Lussemburgo hanno minacciato ulteriori sanzioni contro la Russia se Mosca non collaborerà con il piano di pace proposto dall’Ucraina e non fermerà il flusso di armi e militanti attraverso il suo confine nell’est del territorio di Kiev. La Russia sta “conducendo propaganda di guerra con determinazione, e nessun segno di chiusura dei confini”, ha detto il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt. Militanti e anche carri armati continuano ad attraversare il confine ed entrare nell’est dell’Ucraina, ha affermato. “Se i russi dicono di non sapere come chiudere i confini, non penso che sia un’affermazione particolarmente credibile”, ha aggiunto Bildt. Il segretario agli Esteri britannico William Hague ha detto che l’Unione europea potrebbe concordare ulteriori sanzioni contro la Russia durante un incontro dei leader venerdì prossimo, se necessarie. “Queste misure sono pronte per essere prese”, ha detto.
“Ci aspettiamo che la Russia intraprenda azioni reali per fermare il flusso di armi dal confine nell’est dell’Ucraina, e che incoraggi i gruppi armati illegali a smettere quello che stanno facendo adesso”, ha detto Hague. All’incontro di oggi dell’Ue a Bruxelles partecipa anche il nuovo ministro degli Esteri ucraino, Pavlo Klimkin, che dovrebbe informare i suoi colleghi sul piano di pace proposto dal presidente Petro Poroshenko. Il piano include un cessate il fuoco nell’est dell’Ucraina e suggerisce un decentramento del potere per dare alle regioni più autorità polica, e misure per proteggere i diritti linguistici dei russofoni nell’est. “Ci aspettiamo che la Russia che sostenga il piano di pace”, ha detto Hague.Anche il ministro degli Esteri lituano Linas Linkevicius ha chiesto alla Russia di fermare il flusso di militanti e di armi pesanti, per evitare sanzioni più dure. L’Unione europea finora ha ordinato il divieto dei visti e il congelamento di beni per una lista di funzionari, ma non ha imposto sanzioni economiche più ampie. I leader europei riesamineranno la situazione venerdì.