Polonia, ministro Esteri: Gruppo criminale dietro intercettazioni

Varsavia (Polonia), 23 giu. (LaPresse/AP) – Un gruppo criminale organizzato è dietro le registrazioni di conversazioni private tra il ministro degli Esteri polacco Radek Sikorski e altri funzionari, la cui pubblicazione ha aggravato la crisi del governo di Varsavia. Lo ha detto lo stesso Sikorski, il quale non ha smentito l’autenticità delle registrazioni, di cui ieri la rivista Wprost aveva diffuso le trascrizioni. In una delle conversazioni Sikorski avrebbe detto che l’alleanza tra la Polonia e gli Stati Uniti è inutile e “perfino dannosa, perché crea un falso senso di sicurezza”. Spero, ha detto oggi il ministro, che le persone dietro le intercettazioni vengano identificate e indagate al più presto. La settimana scorsa Wprost aveva pubblicato inoltre una conversazione tra il governatore della Banca centrale Marek Belka e il ministro dell’Interno Bartlomiej Sienkiewicz.

Nell’audio diffuso, Sienkiewicz e Belka discutono in un ristorante i modi con cui l’istituto avrebbe potuto aiutare il governo a confermarsi nelle elezioni del 2015, sebbene la Banca abbia un ruolo indipendente e qualunque tipo di influenza fra il governo e l’istituzione e viceversa sia proibito. Durante la conversazione il governatore della Banca centrale chiede al ministro dell’Interno di rimuovere dall’incarico il ministro delle Finanze, Jacek Rostowski, allontanato dal governo quattro mesi dopo.