Immigrazione, Amnesty accusa l’Onu: Falliti tentativi di pace

Roma, 20 giu. (LaPresse) – Amnesty International punta il dito contro il Consiglio di sicurezza dell’Onu colpevole, secondo l’organizzazione, di “spettacolari fallimenti” nel mantenere la pace e la sicurezza a livello internazionale. L’attacco arriva in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. “Abbiamo sollecitato gli stati membri del Consiglio di sicurezza ad agire più incisivamente per proteggere le popolazioni civili e prevenire la fuga di milioni di persone dalle loro case – si legge in una nota – La risposta inefficace o tardiva del Consiglio di sicurezza e, in alcuni casi, del segretariato delle Nazioni Unite ai conflitti in corso in Siria, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana e Iraq, hanno consentito una spirale di violenza e la devastazione di innumerevoli comunità prima che venisse assunta, neanche sempre, un’azione degna di nota”.

Amnesty non fa sconti, e presenta il conto. Parte dalla repubblica Centrafricana dove “il ritardato dispiegamento dei peacekeeper delle Nazioni Unite ha comportato la fuga di migliaia di persone prima dell’arrivo delle truppe”. E poi arriva in Siria: “Il ripetuto fallimento del Consiglio nel deferire la situazione della Siria alla Corte penale internazionale, con la conseguente mancata incriminazione dei responsabili di crimini di guerra e contro l’umanità, ha contribuito alla più grande crisi di rifugiati del mondo”.

L’organizzazione calcola infatti che nel 2013 Giordania, Libano e Turchia hanno accolto complessivamente più di 1,5 milioni di rifugiati (1.524.979) solo dalla Siria. Per contrasto, nello stesso anno gli Stati Uniti hanno consentito il reinsediamento di 36 siriani, sebbene reinsedino migliaia di persone provenienti da altri paesi. I 28 stati membri dell’Unione europea si sono impegnati a reinsediare 30.498 siriani, 25mila dei quali nella sola Germania. Russia e Cina hanno non hanno reinsediato alcun rifugiato.

“Apatia, alleanze e vantaggi politici devono cessare di prevalere sulle preoccupazioni per i diritti umani quando il Consiglio di sicurezza è chiamato a prendere decisioni “, ha dichiarato Sherif Elsayed-Ali, vicedirettore del programma Temi globali di Amnesty International, che ha stimato in almeno 435mila le persone che nel 2013 hanno chiesto asilo politico nell’Unione europea. Solo 136mila l’hanno ottenuto.

“Coloro che si proclamano leader mondiali arrancano rispetto ai paesi in via di sviluppo quando si tratta di sopportare l’onere della crisi globale dei rifugiati, considerati i vantaggi economici dei paesi ricchi rispetto a quelli poveri”, ha aggiunto Elsayed-Ali. La Grecia, sostiene Amnesty, si distingue per la violenza e le intimidazioni nei confronti dei migranti e dei rifugiati che arrivano alla sua frontiera in cerca di protezione. Amnesty ha documentato numerosi casi di persone denudate, rapinate dei loro effetti personali e con le armi puntate contro prima di essere respinte oltreconfine verso la Turchia.