Madrid (Spagna), 19 giu. (LaPresse) – Primo atto ufficiale da re di Spagna per Felipe VI, dopo che il suo regno è cominciato formalmente allo scoccare della mezzanotte scorsa. In alta uniforme, ha ricevuto dal padre Juan Carlos la fusciacca rossa di Capitano generale degli eserciti di aria, terra e mare. Il nuovo monarca 46enne, in base alla Costituzione, è infatti capo delle forze armate e capo dello Stato. Dopo l’imposizione della fascia, avvenuta alla presenza dei comandanti dei tre eserciti, della moglie Letizia, della madre Sofia, delle infante Leonor e Sofia e della sorella Elena di Borbone, Felipe VI si reca in Parlamento per la proclamazione formale davanti alle Corti generali riunite in sessione solenne.
Su Felipe sono riposte le speranze di quanti gli attribuiscono una capacità di mediazione tra le posizioni governative e le rivendicazioni autonomiste, in particolare quelle catalane, che richiedono una vasta riforma della costituzione. Al Congresso spagnolo, blindato per la cerimonia, un migliaio di invitati, tra membri della famiglia reale, parlamentari, ministri, presidenti delle autonomie locali ed ex premier. Dopo 39 anni di regno, Juan Carlos lascia una corona appannata dagli scandali: dall’incriminazione per frode della figlia Cristina alla battuta di caccia all’elefante che gli costò una frattura all’anca. Stando ai sondaggi, Felipe è più popolare del padre. Ma una buona parte della popolazione chiede con forza un referendum per scegliere tra monarchia e repubblica.