Siria, Hrw: Curdi nel nordest responsabili di abusi e maltrattamenti

Beirut (Libano), 19 giu. (LaPresse/AP) – Le autorità curde che governano in tre enclavi nel nordest della Siria hanno commesso abusi e maltrattamenti, tra cui arresti arbitrari di oppositori politici. È l’accusa lanciata dal gruppo per i diritti umani Human Rights Watch (Hrw), secondo cui il Partito dell’unione democratica (Pyd), la principale fazione curda in Siria, è responsabile di maltrattamenti nei confronti di oppositori detenuti. Il Pyd, afferma l’ong, non ha neanche indagato su casi di rapimenti e omicidi commessi nelle zone da lui controllate. Inoltre, si legge nel rapporto diffuso oggi da Hrw, nella propria polizia e nell’ala militare il gruppo ricorre all’uso di bambini. “Le zone della Siria governate dai curdi sono più tranquille delle altre aree del Paese, ma ciononostante vi vengono commessi gravi abusi”, ha detto Nadim Houry, vice direttore di Hrw per il Medioriente e l’Africa del Nord.

“Il Pyd – ha aggiunto – ha un solido controllo della zona e può fermare gli abusi”. L’ong ha documentato alcuni casi in cui la polizia del partito, nota come Asayish, ha arrestato membri di parti curdi all’opposizione soltanto a causa delle loro attività politiche. Almeno nove oppositori sono stati uccisi o sono scomparsi negli ultimi due anni e mezzo in zone parzialmente o completamente controllate dal Pyd. Altre irregolarità, riferisce il gruppo per i diritti umani, sono state registrate nei tribunali gestiti dal partito, dove in alcuni casi giudici avrebbero condannato imputati soltanto in base alla loro religione. Hrw ha completato il rapporto in base a interviste con ex detenuti, avvocati e attivisti locali. Il partito ha garantito all’ong l’accesso alle tre zone che controlla, ma i ricercatori ne hanno potuta visitare soltanto una per motivi di sicurezza.

Membri dell’ong hanno visitato a febbraio due carceri nella zona e alcuni detenuti hanno raccontato loro di aver subito maltrattamenti. In due casi le vittime aggredite da agenti dell’Asayish sono morte. Il Pyd ha smentito di essere responsabile di questi incidenti, riferisce Hrw, ma non ha condotto indagini adeguate. Il Pyd dichiarò la propria amministrazione nelle aree curde nel nordest della Siria nel 2012, dopo aver sconfitto i ribelli islamici che fanno parte dell’opposizione armata contro il regime del presidente Bashar Assad. Il partito è legato al movimento curdo Pkk, che da decenni si batte per una maggiore autonomia nel sudest della Turchia.