Iran, lunedì e martedì colloqui con Usa a Ginevra, poi con Russia a Roma

Washington (Usa), 7 giu. (LaPresse/AP) – L’Iran avrà colloqui diretti sul nucleare con gli Stati Uniti lunedì e martedì a Ginevra e successivamente avrà incontri con la Russia martedì e mercoledì a Roma. Ad annunciare del meeting di Ginevra sono gli stessi Stati Uniti, mentre dell’incontro di Roma riferisce l’agenzia di stampa iraniana Irna, citando come fonte il capo dei negoziatori iraniani Abbas Araqchi. Secondo Araqchi, Teheran ha in programma di tenere colloqui bilaterali anche con le altre potenze mondiali, ma questi altri meeting devono ancora essere fissati.

A Ginevra per gli incontri di lunedì e martedì gli Usa manderanno due alti negoziatori, cioè il vice segretario di Stato William Burns e la sottosegretaria di Stato per gli Affari politici Wendy Sherman. Non è chiaro invece chi siano i rappresentanti di Teheran e quelli che la Russia invierà per il confronto di Roma.

Nella notte fra il 23 e il 24 novembre del 2013 i rappresentanti di Teheran e dei Paesi del 5+1 hanno raggiunto a Ginevra un accordo di base sul nucleare, che prevede il taglio di alcune attività nucleari dell’Iran in cambio di un parziale allentamento delle sanzioni che gravano sulla sua economia. L’intesa è stata applicata a partire dal 20 gennaio, ma alcune delle sanzioni come quelle sulle importazioni di petrolio sono ancora in vigore. È previsto che questo accordo resti in vigore per sei mesi, nel corso dei quali si svolgeranno appunto ulteriori negoziati mirati a raggiungere un accordo permanente volto a eliminare le preoccupazioni che Teheran possa dotarsi di armi atomiche. Il 5+1 è composto dai cinque Paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza (cioè Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Regno Unito) più la Germania.

Il nuovo round di negoziati comincerà a Ginevra il 16 giugno e per il 20 luglio è stata fissata la scadenza per raggiungere un accordo definitivo e più preciso. In caso di mancata intesa per quella data sarà possibile estendere di altri sei mesi l’attuale accordo ad interim. L’Iran sostiene che il suo programma nucleare abbia scopi esclusivamente pacifici e dice di essere pronta a trovare un accordo in cambio di una piena cancellazione delle sanzioni.

L’accordo di novembre fu un compromesso risultato da una serie di incontri segreti tra funzionari di Usa e Iran che si tennero nel sultanato dell’Oman e altrove a partire dal 2012. La situazione accelerò poi in direzione della conclusione dell’intesa con l’elezione del moderato Hassan Rohani come presidente dell’Iran nell’estate del 2013. La squadra che partecipò ai colloqui segreti comprendeva William Burns (lo stesso che sarà presente al bilaterale Usa-Iran di lunedì e martedì a Ginevra) e Jake Sullivan, che è l’alto consigliere del vice presidente Joe Biden per la politica estera. Wendy Sherman (cioè la seconda inviata di Washington all’incontro di Ginevra) si unì ai negoziatori successivamente e dovrebbe partecipare al nuovo round di colloqui che si aprirà sempre a Ginevra il 16 giugno.