Bruxelles (Belgio), 5 giu. (LaPresse/AP) – Il presidente russo Vladimir Putin deve riconoscere il nuovo capo di Stato eletto in Ucraina, Petro Porshenko, e cominciare un dialogo con lui, smettendo di indebolire l’Ucraina, altrimenti arriveranno nuove sanzioni contro Mosca. Lo hanno detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il premier britannico David Cameron durante una conferenza stampa congiunta a Bruxelles al termine del G7, chiedendo a Putin di smettere di sostenere i filorussi nell’est del territorio di Kiev e sottolineando che i membri del G7 sono “uniti”.
OBAMA: PUTIN COMINCI DIALOGO CON POROSHENKO. Obama ha incoraggiato la Russia ad aprire colloqui con il nuovo governo in Ucraina, avvisando che altrimenti dovrà affrontare costi imposti dalle più importanti economie del Paese, se le provocazioni continueranno. Il presidente Usa ha esortato Putin a “entrare in un dialogo” con il presidente eletto Petro Poroshenko, che si insedierà sabato prossimo dopo aver vinto le elezioni dello scorso 25 maggio. “La Russia deve cogliere questa opportunità”, ha detto Obama. Siamo a un punto in cui Putin ha la possibilità di tornare sulla strada del diritto internazionale”, ha detto Obama. Se Putin continuerà “la strategia di indebolire l’Ucraina”, arriveranno sanzioni più dure, ha detto Obama. Se non ci saranno cambiamenti nelle prossime settimane, “non abbiamo altra scelta che rispondere”. Putin, ha ribadito, vedrà un fronte unito davanti a lui. “Forse è sorpreso dal nostro grado di unità”, ha aggiunto il presidente Usa.
AZIONI RUSSIA IN CONTRASTO CON VALORI G7. Le azioni della Russia in Ucraina contrastano con i valori democratici dei leader del G7, ha detto Cameron, aggiungendo che “Dall’inizio della crisi, il G7 è rimasto unito”.
PUTIN SMETTA DI SOSTENERE FILORUSSI. Per evitare sanzioni più dure, il presidente della Russia Vladimir Putin deve soddisfare tre condizioni: riconoscere le elezioni di Petro Poroshenko come nuovo leader di Kiev, fermare l’attraversamento di armi dal confine e smettere di sostenere i gruppi separatisti filorussi concentrati nell’est dell’Ucraina. Così Cameron durante la conferenza stampa congiunta con Obama. “Se queste cose non succedono, allora seguiranno sanzioni settoriali”, ha detto Cameron. “Il prossimo mese sarà vitale per giudicare se il presidente Putin intraprenderà queste azioni. E questo è quello che esorterò a fare quando incotrerò Putin più tardi”, ha aggiunto Cameron. Gli incontri di Putin con Cameron, con il presidente francese François Hollande e con la cancelliera tedesca Angela Merkel illustrano come Obama e i leader europei stiano adottando strategie differenti per trattare con Putin, dopo aver cercato di isolarlo a causa delle sue azioni in Ucraina, che hanno incluso l’annessione della penisola di Crimea. Tuttavia Obama ha sottolineato che i leader del G7 concordano all’unanimità sui passi che Cameron ha esposto, anche se non sono stati così espliciti nelle dichiarazioni scritte emesse dopo i due giorni di incontri. “Se Putin intraprende queste azioni, allora è possibile per noi cominciare a ricostruire la fiducia tra la Russia e i suoi vicini e l’Europa”, ha detto Obama. “Avremo la possibilità di vedere cosa fa Putin nelle prossime due, tre, quattro settimane, e se rimane sul percorso attuale, allora abbiamo già indicato il tipo di azioni che siamo preparati a intraprendere”. Obama ha aggiunto che il fatto che Putin non abbia immediatamente respinto il risultato delle elezioni in Ucraina lo scorso mese alimenta la speranza che si stia muovendo in una direzione diversa. “Tuttavia ritengo che dobbiamo vedere cosa fa, e non quello che dice”, ha spiegato.