Kabul (Afghanistan), 4 giu. (LaPresse/AP) – I talebani hanno diffuso un video che mostra la consegna del sergente americano Bowe Bergdahl alle forze Usa nell’est dell’Afghanistan, definendo lo scambio del militare con cinque detenuti a Guantanamo come un loro successo. Il video di 17 minuti è stato mandato per email ai media. Il 28enne Bergdahl è stato liberato sabato, dopo cinque anni di prigionia. È stato liberato dai talebani in cambio della scarcerazione di cinque militanti da Guantanamo, trasferiti in Qatar. Ora il militare è in condizioni stabili in un ospedale tedesco.
Secondo una voce nel video, la consegna è avvenuta sabato intorno alle 16 nell’area di Bati nel distretto di Ali Sher, nella provincia di Khost. Nelle immagini si vede Berghdal con indosso abiti tradizionali afghani, rasato e seduto in un pickup parcheggiato sul fianco di una collina. Una decina di combattenti talebani armati di mitragliatrici, con i volti coperti da sciarpe, è intorno al veicolo e sulla collina. La camera inquadra da vicino il militare, che sbatte le palpebre più e più volte mentre i militanti gli parlano da vicino. Poi un elicottero Black Hawk atterra nei pressi e due talebani, uno con un bastone con un telo bianco legato in cima, accompagnano Berghdal vicino al velivolo. Il militare è preso in consegna da uomini in divisa e non, che lo fanno salire sull’elicottero. Questo riparte immediatamente.
Mentre l’elicottero si approssima, uno dei talebani si avvicina al sergente al soldato e gli dice in pashtu, una delle lingue parlate in Afghanistan: “Non tornare in Afghanistan. Non ne uscirai vivo la prossima volta”. Intanto, altri combattenti sullo sfondo ridono. Le stesse parole appaiono in inglese in sovrimpressione, in una scritta sgrammaticata. Prima dell’atterraggio, invece, si sente un gruppo di talebani urlare vicino al pickup: “Lunga vita ai mujaheddin”. Una nota, anch’essa distribuita ai media, cita il leader talebano Mullah Mohammad Omar definire il rilascio dei cinque talebani da Guantanamo come un significativo successo del gruppo.
Intanto, mentre negli Usa viene festeggiato il rilascio del militare, l’esercito valuta di aprire una indagine che potrebbe incriminarlo per diserzione o altre accuse. Il Pentagono nel 2010 aveva concluso che Bergdahl era stato sequestrato dai talebani dopo essersi allontanato dalla sua unità. I membri di quest’ultima e ufficiali dell’esercito avevano criticato la sua decisione di uscire disarmato dalla base, dicendo che mise in pericolo i suoi colleghi e che alcuni furono uccisi in missioni per tentare di trovarlo.