Pechino (Cina), 3 giu. (LaPresse/AP) – Misure di sicurezza rafforzate a Pechino, alla vigilia del 25esimo anniversario delle proteste in piazza Tienanmen. Nelle strade della capitale sono stati allestiti numerosi posti di blocco, mentre poliziotti e agenti paramilitari stanno pattugliando le strade intorno alla piazza. Ogni anno prima dell’anniversario le autorità adottano misure per impedire le commemorazioni, ma quest’anno le repressioni sono più dure rispetto agli anni scorsi. Diversi attivisti sono stati presi in custodia e la polizia ha minacciato di adottare conseguenze non specificate nei confronti di giornalisti stranieri, se riporteranno notizie ritenute delicate. Un’emittente francese ha riferito che alcuni suoi reporter sono stati interrogati per sei ore dalla polizia di Pechino dopo aver intervistato persone per strada riguardo agli eventi di 25 anni fa.
Le autorità cinesi non ammettono discussioni sugli eventi del 3 e 4 giugno del 1989, quando centinaia di persone furono uccise nelle repressioni delle proteste dai soldati intervenuti nella piazza con carri armati e veicoli corazzati. Il governo non ha mai diffuso un rapporto completo sugli eventi né un numero ufficiale delle vittime. Alcune fonti parlano di centinaia, altre di migliaia. Secondo Pechino, l’obiettivo delle proteste guidate dagli studenti era rovesciare il Partito comunista cinese e far sprofondare il Paese nel caos. I leader delle proteste affermano invece che chiedessero soltanto più democrazia e libertà, e la fine della corruzione. Nonostante le misure di sicurezza, ogni anno la comunità cinese in varie parti del mondo organizza manifestazioni e conferenze per ricordare le repressioni. Ieri migliaia di persone hannno marciato a Hong Kong e domani circa 150mila manifestanti sono attesi a un sit-in in un parco della città.