Usa, Corte suprema rinvia esecuzione detenuto in Missouri

Washington (Usa), 22 mag. (LaPresse/AP) – La Corte suprema degli Stati Uniti ha rinviato l’esecuzione di un detenuto del Missouri che soffre di una rara malattia, Russell Bucklew, dopo che i legali di lui si sono opposti al rifiuto dello Stato di rivelare gli ingredienti dell’iniezione letale. La Corte ha stabilito che il caso dovrà essere rivisto da un tribunale di livello inferiore.

Secondo gli avvocati di Bucklew, il segreto che circonda l’esecuzione e le condizioni mediche del detenuto rendono inaccettabile l’ipotesi di correre l’alto rischio di soffrire un dolore estremo in caso di iniezione di una dose letale di pentobarbital. Nel braccio della morte per avere ucciso un uomo nel 1996, Bucklew sarebbe il primo condannato ucciso con la pena di morte dopo l’esecuzione di Clayton Lockett andata male in Oklahoma lo scorso 29 aprile.

In Oklahoma Lockett morì dopo 43 minuti di agonia a seguito di un’iniezione letale andata non nel modo in cui si prevedeva: dopo circa 20 minuti dall’iniezione, Lockett ha cominciato ad avere le convulsioni sulla barella; le autorità hanno fermato allora l’esecuzione e un medico lo ha dichiarato in stato di non coscienza. Il condannato è successivamente morto, per un apparente attacco di cuore. Per quella esecuzione l’Oklahoma aveva usato per la prima volta un nuovo protocollo, utilizzando il sedativo midazolam come primo elemento del cocktail letale.