New York, detenuto con disturbi mentali morì dopo 7 giorni isolamento

New York (New York, Usa), 22 mag. (LaPresse/AP) – Un uomo affetto da problemi psichici deceduto in un carcere di New York a settembre del 2013 era rimasto chiuso da solo in una cella per una settimana ed è morto tra terribili sofferenze. È quanto risulta da documenti ottenuti da Associated Press e da interviste con due funzionari della città, rimasti anonimi. L’uomo, Bradley Ballard, fu isolato per una settimana dopo aver fatto un gesto volgare a una guardia nel reparto di osservazione psichiatrica della prigione di Rikers Island. Il 39enne fu spogliato e un elastico fu legato strettamente intorno ai suoi genitali. Inoltre, gli furono negati alcuni dei farmaci che doveva assumere e il bagno della sua cella si intasò. Le guardie passarono accanto alla cella decine di volte, guardando dentro attraverso un finestrino nella porta d’acciaio, ma non entrarono mai dentro. Il detenuto fu trovato dopo sette giorni nudo e privo di sensi sul pavimento, coperto da feci e con i genitali gonfi e infiammati. Fu portato in ospedale, dove morì alcune ore dopo.

“Non doveva lasciare il mondo in questo modo, potevano trasferirlo in un ospedale psichiatrico, sottoporlo a una terapia”, ha detto la madre di Ballard, Beverly Ann Griffin, aggiungendo che suo figlio “era un giovane premuroso”. Secondo esperti, la morte di Ballard è l’ultimo esempio della scarsa preparazione del sistema carcerario di New York ad accogliere detenuti con problemi psichiatrici, che costituiscono circa il 40% di tutti i 12mila prigionieri nella città. Un terzo di queste persone è affetto da disturbi gravi, come schizofrenia e disturbo bipolare. Secondo i familiari, dieci anni fa a Ballard fu diagnostica la schizofrenia e inoltre l’uomo aveva il diabete. Cinque mesi dopo la morte di Ballard un altro detenuto del carcere di Rikers Island morì dopo che la temperatura nella sua cella raggiunse 38 gradi centigradi a causa di un guasto all’impianto di riscaldamento. Anche questo detenuto si trovava in un’unità sotto osservazione per detenuti con problemi mentali e non era stata controllato per diverse ore.