Usa, Holder: Hacker militari Cina hanno colpito 6 società americane

Washington (Usa), 19 mag. (LaPresse/AP) – Sono sei le compagnie statunitensi dei settori nucleare, metallurgico e solare che sono state oggetto di spionaggio industriale da parte di ufficiali militari cinesi. Lo rende noto il procuratore generale degli Stati Uniti Eric Holder, il quale ha precisato che le società colpite sono Alcoa World Alumina, Westinghouse Electric Co., Allegheny Technologies, U.S. Steel Corp., United Steelworkers Union e SolarWorld. Cinque ufficiali cinesi sono stati accusati formalmente di avere rubato segreti commerciali e di spionaggio industriale, prima occasione in cui vengono negli Usa presentate accuse simili nei confronti di funzionari di un altro Paese.

“Sembra che le attività di spionaggio siano state condotte per nessun altro scopo se non per avvantaggiare le compagnie di Stato cinesi e altri interessi locali ai danni delle società negli Stati Uniti”, ha detto Holder in conferenza stampa al dipartimento di Giustizia. “Si tratta di un tipo di tattica che il governo statunitense condanna categoricamente”, ha aggiunto il procuratore generale. “È ciò che inizierete a vedere su base ricorrente”. “È nostra speranza che il governo cinese rispetti il nostro sistema di giustizia penale”, ha detto ancora Holder. Le accuse presentate nei confronti degli ufficiali cinesi sottolineano l’obiettivo dell’amministrazione Obama, da tempo evidente, di perseguire le minacce informatiche manovrate da Paesi stranieri. Le accuse statunitensi seguono un’altra e separata operazione mondiale eseguita nel fine settimana, conclusa con l’arresto di 97 persone in 16 Paesi per avere sviluppato, distribuito e usato un software maligno chiamato BlackShades, ha aggiunto Holder.

Tale software permette ai criminali di prendere di nascosto il controllo di computer di normali utenti. “Questi due casi dimostrano come stiamo incrementando i nostri sforzi intorno al globo per la sicurezza informatica”, ha concluso Holder. Gli hacker avrebbero rubato e-mail e altri tipi di informazioni che potrebbero avere aiutato le società cinesi a conoscere le strategie e le debolezze delle compagnie statunitensi coinvolte in dispute con le aziende o il governo di Pechino. Nonostante la gravità apparente della situazione, almeno una delle compagnie Usa coinvolte ha minimizzato sugli eventi. “Per quanto sappiamo, nessuna informazione è stata compromessa durante questi incidenti, avvenuti anni fa”, ha detto Monica Orbe di Alcoa. “Salvaguardare i propri dati è una priorità per Alcoa e continuiamo a investire risorse per proteggere i nostri sistemi”, ha aggiunto.