Dublino (Irlanda), 7 mag. (LaPresse/AP) – Il ministro della Giustizia dell’Irlanda, Alan Shatter, si è dimesso dopo che un’indagine ordinata dallo Stato ha stabilito che da parte sua c’è stata una cattiva gestione delle denunce di corruzione nella polizia avanzate da una talpa, il funzionario in servizio Maurice McCabe. Shatter ha annunciato le dimissioni in una lettera, nella quale non ammette alcuna colpa e anzi accusa il report di 300 pagine pubblicato questa settimana di essere parziale e incompleto sottolineando che l’investigatore, l’avvocato Sean Guerin, avrebbe dovuto interrogarlo e non l’ha fatto. Il premier Enda Kenny fa sapere di avere accettato le dimissioni “con rammarico”. Molti politici dell’opposizione avevano chiesto le dimissioni di Shatter, ma in Irlanda è raro che un politico lasci l’incarico a seguito di uno scandalo. La mossa dunque non era attesa e non è chiaro che impatto possa avere sulla coalizione di governo, al potere da tre anni.
Il ministro della Giustizia è stato accusato di avere difeso la polizia irlandese a scapito sia dell’authority che raccoglie le denunce relative alla polizia stessa, sia del funzionario McCabe. Quest’ultimo era stato ostracizzato dai colleghi dopo avere denunciato che il sistema nazionale di attribuzione delle multe per violazioni del codice stradale era molto corrotto, con la “scomparsa” delle sanzioni imposte a celebrità e uomini d’affari. Fu accertato che anche lo stesso Shatter beneficiò di questo sistema quando, fermato a un posto di blocco nel quale si effettuavano controlli per l’acol, evitò il test dell’etilometro sostenendo che l’asma gli impediva di soffiare nell’apparecchio. Il ministro è stato inoltre criticato in quanto troppo vicino a Martin Callinan, il comandante di polizia anche lui dimessosi per lo stesso scandalo a marzo. Le dimissioni di Callinan erano giunte dopo che, davanti a una commissione parlamentare, aveva detto che le azioni di McCabe e di una seconda talpa erano “abbastanza disgustose”.
Le ultime dimissioni di un membro del governo risalivano al 2010, quando l’allora ministro alla Difesa Willie O’Dea provò a restare in carica dopo avere attribuito falsamente al fratello di un altro politico la proprietà di una casa chiusa. O’Dea continuò a sostenere di non avere mai lanciato quelle accuse, ma un giornalista fornì una registrazione audio che provava che il ministro le aveva effettivamente pronunciate. Ciononostante il governo accordò il voto di fiducia a O’Dea, che però si dimise una settimana dopo. E proprio lui è stato fra i politici che più a gran voce hanno chiesto la testa di Shatter. Il primo ministro dell’Irlanda dal 1997 al 2008, Bertie Ahern, mantenne l’incarico nonostante trascorse mesi in un tribunale per un caso di corruzione in cui offrì spiegazioni bizzarre e poco plausibili per le grandi quantità di denaro esentasse non dichiarato ritrovate nel suo ufficio e nelle cassaforti della sua casa.