Seul (Corea del Sud), 6 mag. (LaPresse/AP) – Un sommozzatore civile coinvolto nelle ricerche delle persone disperse dopo il naufragio del traghetto Sewol al largo delle coste della Corea del Sud è morto dopo aver perso la coscienza sott’acqua. Lo ha fatto sapere un portavoce della task force governativa, Ko Myung-seok, precisando che l’uomo è deceduto in ospedale. Il 53enne era stato portato sulla superficie da altri sub, che avevano perso il contatto con lui a circa 5 minuti dopo l’immersione. Almeno 260 persone hanno perso la vita nel naufragio del traghetto lo scorso 16 aprile e altre 40 risultano ancora disperse. A bordo di Sewol viaggiavano 476 persone e soltanto 174 sono sopravvissute, tra cui 22 dei 29 membri dell’equipaggio. Sommozzatori del governo e civili stanno lottando contro le correnti per recuperare tutti i corpi senza vita. Il loro lavoro è reso ancora più difficile dalla mancanza di luce, dai detriti e dal fatto che devono spostarsi continuamente tra le numerose cabine e i corridoi della nave.
La notte scorsa i sub sono riusciti a entrare nelle ultime tre aree del traghetto in cui non avevano ancora avuto accesso. Intanto proseguono le indagini sull’incidente; finora le autorità hanno arrestato complessivamente 19 persone, tra cui 15 membri dell’equipaggio accusati di aver abbandonato i passeggeri.