Ankara (Turchia), 29 apr. (LaPresse/AP) – “Stiamo dicendo di asciugare le lacrime, lasciare da parte i pregiudizi e rivelare le verità storiche in maniera oggettiva. Spero che l’Armenia e la diaspora armena riconosceranno il nostro passo coraggioso e ricambieranno nella stessa maniera coraggiosa”. Così il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan nel suo discorso settimanale al Parlamento. La Turchia è pronta ad “affrontare” la storia del Paese, tra cui le uccisioni di armeni nel 1915, ha affermato Erdogan, il quale non ha però usato la parola ‘genocidio’ per parlare del massacro. Il premier turco ha ribadito l’appello al governo dell’Armenia e agli armeni che vivono all’estero affinché partecipino insieme alla Turchia alle ricerche mirate a stabilire cosa successe esattamente. Gli storici stimano che fino a 1,5 milioni di armeni furono uccisi da turchi ottomani durante la prima guerra mondiale e i massacri sono considerati da molti studiosi il primo genocidio del XX secolo. Ankara nega tuttavia che si trattò di un genocidio, affermando che il bilancio fosse stato esagerato e che i morti fossero vittime di una guerra civile e di disordini. La settimana scorsa Erdogan aveva espresso le condoglianze ai discendenti degli armeni uccisi.