Iraq, bombe a raduno elettorale a Baghdad: 25 morti e 28 feriti

Baghdad (Iraq), 25 apr. (LaPresse/AP) – E’ di almeno 25 morti e 28 feriti il bilancio di tre esplosioni che si sono verificate a Baghdad durante il raduno elettorale del gruppo militante sciita Asaib Ahl al-Haq. Lo hanno reso noto le autorità. L’esplosione è avvenuta mentre alla manifestazione partecipavano circa 10mila sostenitori, riuniti nell’Industrial Stadium di Baghdad. L’evento era stato organizzato per presentare i candidati del gruppo in vista delle elezioni del Parlamento di mercoledì prossimo. Due reporter di Associated Press erano sul posto quando si sono verificate le esplosioni nel complesso, nell’arco di 10 minuti. Dopo il primo scoppio si sono verificati scontri a fuoco.

La fonte degli spari non è nota, ma non è insolito che le forze di sicurezza irachene sparino in aria a seguito di grandi attacchi terroristici. I partecipanti sono scappati verso un vicino palazzo in costruzione nel complesso dello stadio, mentre le candidate al Parlamento donne urlavano e pregavano per la salvezza. Altri sono corsi fuori dallo stadio, nel caos. Mentre si diffondeva il panico è apparso un piccolo aereo che volava a bassa quota, che ha lanciato volantini elettorali prima di andare via precipitosamente. La prima esplosione si è verificata mentre donne e uomini in costumi mediovali arabi colorati stavano rappresentando una breve opera teatrale sul martirio del settimo secolo a Karbala dell’Imam Hussein.

Un autista di Ap ha riferito di essere stato sbalzato via dalla prima esplosione. Poi è avvenuta la seconda. Le guardie intorno a lui, ha riferito, hanno cominciato a sparare in tutte le direzioni. Un altro testimone ha raccontato che lui e i suoi amici sono scappati via dallo stadio dopo il primo scoppio. “Ho visto quattro corpi carbonizzati e diverse persone ferite, che chiedevano aiuto. C’erano anche auto danneggiate. Poi si sono verificate altre esplosioni. Le persone erano nel panico”, ha raccontato l’uomo, che ha detto di chiamarsi Abu Sajad.

In precedenza nel corso della manifestazione aveva parlato Qais al-Khazali, un giovane religioso che ha trascorso anni in detenzione negli Stati Uniti ma che è poi stato rilasciato dopo essere stato consegnato al governo iracheno. Nel suo discorso, ha sfidato i militanti sunniti che controllano parti di due città nella provincia di Anbar. Le guardie di sicurezza sono corse verso al-Khazali quando è avvenuta la prima esplosione e lo hanno portato via dallo stadio. Fonti di polizia e mediche hanno riferito che le prime due esplosioni sono state causate da bombe, e la terza da un attentatore suicida. Diversi feriti versano in gravi condizioni, secondo quanto riferito dai funzionari che hanno parlato a condizione di anonimato.