Gaza (Striscia di Gaza), 23 apr. (LaPresse/AP) – I movimenti palestinesi Hamas e Fatah hanno raggiunto un accordo per la formazione di un governo di unità nazionale entro cinque settimane, seguita da elezioni sei mesi dopo. Ad annunciarlo è Bassam Salhi, uno dei delegati inviati a Gaza dal presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, in occasione dei colloqui di riconciliazione. Funzionari di Hamas hanno confermato i termini dell’accordo, a condizione di anonimato. Simili accordi sono stati raggiunti in linea di principio in passato, ma non sono poi stati applicati.
La notizia viene confermata dal primo ministro di Hamas, Ismail Haniyeh, e dall’inviato di Abbas per Fatah, Azzam al-Ahmed. “Abbiamo concordato su un programma per mettere fine alla divisione”, ha dichiarato Haniyeh in conferenza stampa con al-Ahmed. Ha aggiunto che Abbas ora inizierà le consultazioni sulla formazione del nuovo governo unitario. Le elezioni presidenziali e parlamentari dovranno tenersi nella stessa data, “non prima di sei mesi dalla creazione dell’esecutivo”, ha puntualizzato ancora. L’accordo è destinato a complicare ulteriormente i tentativi internazionali di promuovere un accordo di pace tra palestinesi e Israele.
In precedenza oggi il premier Benjamin Netanyahu ha accusato Abbas di sabotare gli sforzi di pace, con il tentativo di riconciliazione con Hamas. “Quindi invece di andare avanti con la pace con Israele, va avanti con quella con Hamas. Deve scegliere: vuole la pace con Hamas o la pace con Israele? Può avere una ma non l’altra. Spero che scelga la pace, perché sinora non l’ha fatto”, ha dichiarato Netanyahu.