Beirut (Libano), 23 apr. (LaPresse/AP) – Il Parlamento libanese non è riuscito a eleggere il nuovo presidente, nel primo tentativo in vista della fine del mandato di Michel Suleiman il 25 maggio. Il sistema di suddivisione settaria dei poteri del Paese prevede che il presidente debba essere cristiano maronita, il premier musulmano sunnita e lo speaker del Parlamento musulmano sciita. Per essere eletto, il capo dello Stato deve ottenere almeno due terzi dei voti dei 128 parlamentari. Il voto di oggi dà il via a quella che secondo le previsioni sarà una elezione lunga e difficile. Samir Geagea, ex signore della guerra cristiano fermamente schierato contro Hezbollah, ha ottenuto soltanto 48 preferenze. Molti esponenti del gruppo sciita rivale hanno lasciato bianche le proprie schede. Un candidato che non sia affiliato ad alcuno schieramento deve ancora emergere.