Washington (Usa), 15 apr. (LaPresse/AP) – Emergono nuovi dettagli a proposito della telefonata di ieri sera fra il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, a proposito dell’Ucraina. A riferire della chiamata era stato ieri il Cremlino, ma nelle scorse ore anche la Casa Bianca ha dato la sua versione del colloquio.

Wasghington riporta innanzitutto che è stato Putin a telefonare a Obama. Quanto ai contenuti, fa sapere che Obama “ha sottolineato che tutte le forze irregolari in Ucraina devono deporre le armi e ha invitato il presidente Putin a usare la sua influenza con questi gruppi armati filorussi per convincerli a lasciare i palazzi che hanno occupato”. Sempre stando alla Casa Bianca, Obama “ha espresso grave preoccupazione per il sostegno del governo russo alle azioni di separatisti armati pro Russia che minacciano di indebolire e destabilizzare il governo dell’Ucraina”. Ieri sera il Cremlino aveva riferito che Putin aveva chiesto a Obama di usare la sua influenza sul governo ucraino “per evitare l’uso della forza e lo spargimento di sangue” e che aveva affermato che le voci secondo cui la Russia starebbe interferendo in Ucraina “si basano su informazioni inaffidabili”.

Sia Putin che Obama hanno suggerito che andranno avanti i piani per i colloqui di giovedì 17 aprile a Ginevra fra Usa, Russia, Ucraina e Ue. Tuttavia la Casa Bianca fa sapere che Obama ha detto a Putin che, sebbene la soluzione diplomatica resti la sua opzione preferita, “non può avere successo in un clima di intimidazione militare russa ai confini con l’Ucraina, provocazione armata dentro l’Ucraina e retorica di tensione da parte di funzionari del Cremlino”. Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, riferisce che “stiamo valutando attivamente cosa sta succedendo nell’est dell’Ucraina, quali azioni ha intrapreso la Russia, quali trasgressioni hanno compiuto” e “stiamo lavorando con i nostri partner e valutando che risposta possiamo scegliere per noi”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata