Valparaiso (Cile), 15 apr. (LaPresse/AP) – “Crediamo che sia una tragedia immensa, ma anche un’enorme opportunità per fare le cose nel modo giusto. Per quanto riguarda la ricostruzione, vogliamo farlo in maniera più ordinata, migliore e degna” dello status di Valparaiso come una città patrimonio mondiale dell’Unesco. Così la presidente cilena Michelle Bachelet in un’intervista alla trasmissione radiofonica El Diario de Cooperativa, in riferimento agli incendi che da tre giorni bruciano nella città. “Proteggere le persone – ha affermato – è la cosa che va fatta per prima. E poi, trasferirle. Onestamente, credo che dobbiamo fare di più, non basta rifare le case o sostenere le famiglie. Dobbiamo fare qualcosa di più sostanziale”. Valparaiso, ha spiegato Bachelet, sarà ricostruita secondo un piano mirato a prevenire che le case vengano erette sulle colline, che non possono essere protette da simili disastri naturali.
Valparaiso deve lo status di patrimonio mondiale in gran parte alla sua architettura, fatta di stradine che si arrampicano su per 42 colline, che formano una specie di anfiteatro intorno al porto. Molte delle case di legno colorato sono state però costruite illegalmente, con fondamenta inadeguate, e non possono essere raggiunte dai soccorritori in caso di emergenza. Per il momento gli incendi hanno distrutto circa tremila abitazioni situate su 12 colline. Le fiamme sono state contenute, ma non estinte, e secondo l’agenzia forestale cilena ci vorranno fino a 20 giorni per completare le operazioni. Le autorità locali avevano fatto appello per una ricostruzione pianificata, ma non hanno suggerito come affrontare il problema delle migliaia di sfollati che vogliono piantare tende e costruite baracche improvvisate intorno alle macerie delle proprie case.
Alcune persone hanno già lasciato i rifugi allestiti dalle autorità e hanno occupato le macerie delle proprie case. Centinaia di volontari hanno distribuito loro acqua e pale. Circa cinquemila pompieri, poliziotti, guardie forestali, soldati, marinai e addetti alla protezione civile sono al lavoro nella città, governata attualmente dall’esercito. Oltre 20 elicotteri e aerei stanno inoltre partecipando alle operazioni mirate a spegnere le fiamme.