Washington (Usa), 26 mar. (LaPresse/AP) – Tre anni fa, la commissione Intelligence del Senato Usa valutò e poi respinse la proposta di metodi alternativi con cui la National Security Agency (Nsa) avrebbe potuto raccogliere e conservare grandi quantità di dati sulle telefonate degli statunitensi. Due ufficiali governativi riferiscono che tali opzioni furono delineate in analisi riservate del 2011, poi esaminate in incontri a porte chiuse della commissione. Le fonti, a condizione di anonimato perché non autorizzate a rivelare informazioni sul dossier secreto, spiegano che una delle ipotesi era simile a qualle che il presidente Barack Obama sta ora valutando: interrompere la massiccia raccolta di dati telefonici degli americani chiedendo invece alle compagnie telefoniche di controllare i loro dati in cerca di legami di tipo terroristico. Dopo aver esaminato a fondo e lungamente la possibilità, la commissione decise di non procedere e di mantenere lo status quo. Da tre anni a questa parte i programmi della Nsa non sono mutati molto, ma è cambiata la percezione pubblica su di essi, a seguito delle rivelazioni dell’ex contractor Edward Snowden. Obama sta propondendo modifiche e revisioni per riconquistare la fiducia non solo dei cittadini americani ma anche di quelli di altri Paesi. “Voglio sottolineare ancora una volta che ci sono chiari principi di tutela dai pericoli che le persone ipotizzano quando si parla di raccolta massiccia di dati”, ha detto ieri in conferenza stampa in Olanda, al termine del Summit sulla sicurezza nucleare.