Aereo disperso, riprendono ricerche. Tony Abbott: Faremo il possibile

Perth (Australia), 26 mar. (LaPresse/AP) – Le ricerche del volo MH370 di Malaysia Airlines, scomparso lo scorso 8 marzo dopo il decollo da Kuala Lumpur, sono riprese oggi nell’oceano Indiano a seguito di un miglioramento delle condizioni meteorologiche. Sono complessivamente 12 i velivoli che partecipano alle operazioni mirate a trovare frammenti dell’aereo disperso, in modo da offrire prove tangibili della sua caduta nel mare. “Mettiamo tutto quello che abbiamo in queste ricerche”, ha detto il primo ministro dell’Australia, Tony Abbott, all’emittente Nine Network. “Stiamo parlando – ha aggiunto – del punto più inaccessibile che ci si possa immaginare. Faremo tutto quello che possiamo per risolvere questo mistero”. L’authority australiana per la sicurezza marittima, che sta coordinando le ricerche nella zona meridionale dell’oceano Indiano, ha fatto sapere che oggi i soccorritori si concentreranno su una zona di 80mila chilometri quadrati a circa 2mila chilometri a sudovest di Perth. Navi e aerei stanno cercando possibili rottami trasportati dalle onde lontano dal sospetto luogo dello schianto. L’ufficio meteorologico australiano ha avvertito che secondo le previsioni il tempo peggiorerà nuovamente a partire da domani. Le ricerche dei rottami e dei registratori di dati di volo potrebbero durare anni. Ci sono voluti infatti due anni per localizzare la scatola nera del jet di Air France caduto nell’oceano Atlantico durante il volo da Rio de Janeiro per Parigi nel 2009, nonostante si sapesse quasi da subito dove si era schiantato il velivolo. Le batterie delle scatole nere del Boeing 777 di Malaysia Airlines dovrebbero durare almeno un mese, dopodiché i dispositivi smetteranno di emettere un segnale.